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Rsa Arcore, il Tar vuol vederci chiaro e chiede la planimetria

22 febbraio 2024 | 16:29
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Rsa Arcore, il Tar vuol vederci chiaro e chiede la planimetria
Il prato recintato dove deve sorgere la rsa.

L’ordinanza del Tribunale dispone che il Comune fornisca una tavola progettuale della rsa così come era disegnata nell’ultima versione. E rinvia l’udienza al 12 giugno.

Futura rsa di Arcore: il Tar Lombardia al quale aveva presentato ricorso la società sportiva U.S. Casati Arcore contestando morfologia e altri aspetti del progetto di Borgolecco Iniziative, ha rinviato l’udienza al 12 giugno e ha chiesto di vederci più chiaro. In particolare, in una disposizione del pronunciamento del 22 febbraio (dopo la seduta del 14), chiede al Comune la planimetria del progetto. Si legge nel passaggio con le richieste all’ente pubblico: “una tavola progettuale da cui si evincano con chiarezza le aree destinate a ciascuna delle due residenze e quelle comuni” da consegnare nel termine di “trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza”. Un segnale, secondo il sindaco Maurizio Bono, “che stanno entrando molto nel merito della questione. Anche perché il ricorso della Casati non è stato giudicato inammissibile come era stato chiesto invece dalla controparte”.

La notizia è arrivata nella mattina di oggi, 22 febbraio, e gli uffici comunali si sono già mossi per ottemperare alle richieste dell’autorità giudiziaria. Altri documenti sono invece stati chiesti alla ricorrente, ovvero la società sportiva che gestisce il PalaUnimec, struttura destinata ad essere “accerchiata” dalle strutture che il privato intende realizzare sui suoi terreni di proprietà. Una situazione che, se si concretizzasse, sacrificherebbe visibilità ed accessibilità dell’impianto sportivo senza contare l’attività di bar-tavola calda all’interno. Dall’altro lato ci sono invece gli interessi di un privato che è proprietario legittimo di un’area utilizzata liberamente dal pubblico per oltre 10 anni, ma solo per sua concessione e con il tramite della Casati. Un idillio che si è infranto sul progetto rsa e sulle contestazioni civiche che ha riscosso proprio per via della sua collocazione. L’area verde è stata a lungo una risorsa di quartiere per famiglie, meta pomeridiana ed estiva per i bambini all’uscita da scuola. Fino a quando la Borgolecco non l’ha recintata.

La sentenza che dovrebbe a questo punto arrivare dal Tar per giugno potrebbe avere diversi esiti, sebbene sia poco probabile un pronunciamento secco, banco o nero. Se desse ragione alla Casati, il privato dovrebbe sedersi a un tavolo con il Comune per riavviare la progettazione correggendo il tiro. Sempre che lo ritenga commercialmente ancora allettante. Se desse ragione alla Borgolecco, ci sarebbe comunque da fare i conti con l’incognita di un eventuale ricorso al Consiglio di Stato da parte della Casati.