Scoperto smercio illegale di milioni di SMS: sanzionate 2 società, una è brianzola

Il blitz è stato orchestrato in seguito a numerose segnalazioni da parte di operatori telefonici riguardo a due società, una delle quali di Monza, nel settore dei servizi di comunicazione elettronica.
In un colpo di scena nel mondo delle comunicazioni elettroniche, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con il supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza – Gruppo Radiodiffusione ed Editoria, ha rivelato un sofisticato sistema di smercio illegale di milioni di SMS non consumati dagli utenti.
Il blitz è stato orchestrato in seguito a numerose segnalazioni da parte di operatori telefonici riguardo a due società, una delle quali di Monza, nel settore dei servizi di comunicazione elettronica. L’AGCOM ha richiesto l’assistenza delle Fiamme Gialle dopo aver individuato la presenza online di applicazioni mobili illecite, scaricabili da siti o market non ufficiali, il cui funzionamento violava il Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Le applicazioni in questione sfruttavano la partecipazione degli utenti a promozioni che, attraverso le app, consentivano loro di cedere messaggi SMS inutilizzati a piccoli compensi. Questi SMS venivano successivamente rivenduti sul mercato mondiale a società di comunicazioni elettroniche, violando gli accordi contrattuali con gli operatori telefonici originali.

“Le app inviavano i messaggi dal terminale del cliente che aveva ceduto i propri SMS non utilizzati; pertanto, il numero del cliente appariva come il mittente, con il rischio che questi potesse essere chiamato o, peggio, sfruttato per attività fraudolente o comunque contrarie alla legge (a seguito di furto dell’account on line). Tali messaggi, privi dei riferimenti aziendali dei soggetti giuridici che ne originavano il contenuto, di fatto spostavano la responsabilità dei contenuti sul titolare della numerazione, il tutto in violazione del disposto normativo in materia” spiega Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom.
Il sistema fraudolento ha consentito alle società di messaggistica di ottenere cospicui guadagni dalla commercializzazione illegale degli SMS, venduti a un prezzo superiore rispetto al costo sostenuto. Nel triennio 2020-2022, sono stati gestiti complessivamente 768 milioni di SMS, di cui 203 milioni in Italia.
Le società coinvolte, una brianzola operante nel settore della consulenza tecnologica ed informatica e un’altra con sede nel modenese operante nella fornitura di servizi di comunicazione elettronica, sono state colpite da sanzioni amministrative pecuniarie pari a 280.000 € per la mancata corretta identificazione della linea chiamante. Le app illecite sono state prontamente bloccate.
Il problema principale derivava dal fatto che queste app inviavano messaggi utilizzando il numero del cliente originale, esponendolo a rischi di chiamate indesiderate o addirittura a possibili attività fraudolente.
L’Autorità ha adottato un piano di interventi, in collaborazione con la Guardia di Finanza, che prevede controlli mirati e il blocco delle applicazioni individuate. Gli operatori sono stati incoraggiati a monitorare gli effetti delle misure adottate e a informare gli utenti sui rischi connessi alle pratiche illegali.
Questa operazione congiunta tra AGCOM e la Guardia di Finanza dimostra l’impegno costante per proteggere gli utenti e il sistema di comunicazione elettronica da pratiche illecite e fraudolente.