Teamservicecar, dopo 4 sconfitte di fila, l’HRC Monza ospita Giovinazzo per tornare a vincere

Il capitano del Teamservicecar, Matteo Galimberti, anticipa la partita contro il Giovinazzo, rilevando la necessità di vincere dopo quattro sconfitte consecutive, mentre celebra le 200 presenze con l’HRC Monza.
Monza. Il Teamservicecar attraversa una fase difficile con quattro sconfitte consecutive in questo mese di febbraio, non riuscendo mai a segnare più di tre gol in una partita. Questo problema deve essere risolto rapidamente, considerando la prospettiva di un finale di stagione che ancora consente la speranza di ottenere un posto nei playoff.
Per continuare la corsa verso una post season positiva, è fondamentale vincere la prossima sfida contro il Giovinazzo, attualmente penultimo in classifica e ultimo tra le 13 partecipanti alla Serie A1. Le due successive gare casalinghe contro un Follonica in netta ripresa e Breganze, in programma all’ultima giornata, diventano cruciali per accumulare punti, sia per cercare di raggiungere il Montebello (che affronta il Trissino), sia per creare un divario significativo nei playout. Tuttavia, occorre prestare attenzione alla squadra pugliese di Pino Marzella, ben organizzata e potenziata dagli innesti di Xavi Rubio e Mattugini, con Federico Mura sempre prezioso in fase realizzativa. Nonostante le ultime tre gare senza punti, l’A.F.P. ha messo in difficoltà avversari come il Valdagno, il Follonica e il Sarzana, dimostrando che la classifica attuale potrebbe non riflettere appieno le reali qualità della squadra.
Le dichiarazioni
Quella contro il Giovinazzo sarà una giornata speciale per Matteo Galimberti, il capitano del Teamservicecar, che mercoledì scorso a Bassano ha toccato le 200 presenze con la maglia dell’HRC Monza: “È un momento un po’ negativo, sia nei risultati che nelle prestazioni. Ma siamo tranquilli, pur percependo la pressione, perché si tratta di una partita chiave. Abbiamo perso davvero male a Sarzana e a Bassano, dopo un buon primo tempo, abbiamo lasciato tre punti fondamentali per rilanciarci in zona playoff. Domani dobbiamo assolutamente ritornare a vincere”.
Matteo, a soli 22 anni (ne compirà 23 il prossimo ottobre), è capitano di una squadra dov’è nato e cresciuto: “Per me è una felicità enorme. Sono l’unico in prima squadra che è uscito dal nostro settore giovanile. La prima convocazione è arrivata nove anni fa, quando ero appena quattordicenne e da allora ne ho fatta di strada. Esser arrivato a quota 200 è davvero una grande soddisfazione e voglio ringraziare la società, che mi ha sempre aiutato e supportato, prima con la scuola, poi con gli impegni di lavoro. E anche i miei datori di lavoro, che mi consentono tutt’oggi di poter giocare con continuità. Un grazie lo devo ai compagni, che ho sempre avuto vicino a me e mi hanno aiutato a crescere. Finora è stato molto bello e posso augurarmi di riuscirne a farne altre duecento e magari di più”. Matteo ha sempre avuto le idee chiare. E le ha anche per domani: “Come premio vorrei regalare una vittoria ai Bagaj e ai Lobos, perché ci seguono sempre e ci sostengono in momenti difficili come questo. A loro dobbiamo tantissimo e sabato daremo tutto ciò che potremo per portare a casa la vittoria”.