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Tirocini di inclusione: più di 300 nel 2023 al Co.De.Bri.

20 febbraio 2024 | 12:46
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Tirocini di inclusione: più di 300 nel 2023 al Co.De.Bri.
Sabrina Marchetti e Federica Ceccarelli, operatrici del Co.De.Bri.

L’inserimento lavorativo di successo si costruisce con la sinergia tra operatori e aziende. Al Consorzio Desio Brianza questa ‘ricetta’ è ormai consolidata: persone fragili e imprenditori sono sempre più vicini.

Oltre trecento tirocini di inclusione attivati solo nel 2023. Sono i numeri delle opportunità di sperimentarsi sul lavoro che il Consorzio Desio Brianza ha dato lo scorso anno a persone deboli e con disabilità. Registi di questo straordinario risultato il Servizio Inclusione Lavorativa (Sil) e il Servizio Formazione Autonomia (Sfa), due pilastri dell’offerta territoriale dell’Azienda speciale di Desio. 

Tirocini di inclusione: una palestra per il lavoro

“Il tirocinio di inclusione è un’opportunità offerta a persone con disabilità diverse per sperimentarsi sul lavoro. Questo può accadere dopo la scuola dell’obbligo e dopo un periodo di potenziamento in aula per rafforzare le competenze acqusite e limitare le fragilità – spiega Sabrina Marchetti – referente dello Sfa -. Le attività d’aula per i nostri ragazzi, che hanno dai 17 anni in, su servono proprio per prepararli ad affrontare un ambiente lavorativo non protetto”. 

Studenti del Servizio Formazione Autonomia del Consorzio Desio BrianzaAlcuni ragazzi dello Sfa di Desio

Il tirocinio di inclusione

I ragazzi, dopo alcune settimane di potenziamento in classe, si inseriscono in aziende partner per svolgere mansioni individuate come adatte alle loro possibilità. “Da novembre a luglio, ogni anno, ha luogo un’intensa attività di monitoraggio settimanale durante la quale gli operatori seguono i  ragazzi nelle rispettive postazioni di tirocinio  – prosegue Marchetti -.  Oltre a osservarli all’opera, si occupano di interagire con il tutor aziendale per valutare i margini di miglioramento e, diciamo, aggiustare il tiro”. In questi mesi, è bene chiarirlo, lo scopo non è l’assunzione, ma un puntuale processo di orientamento. In questo arco di tempo si valuta, ad esempio, come rinforzare maggiormente i ragazzi e se possono emergere ulteriori prerequisiti lavorativi. 

Una doppia opportunità con il Sil

E se i prerequisiti richiesti dall’azienda mancassero nel corso del tirocinio di inclusione? Una possibilità è sempre data a tutti: la palla passa ad altri servizi che si occupano di persone con disabilità. Oppure chi necessita ancora di un monitoraggio più lungo può passare al Sil. “Presso il nostro Servizio di inclusione lavorativa arrivano sia i ragazzi dello Sfa, sia persone fragili segnalate dai servizi specialistici e dai comuni consorziati, oppure qualcuno giunge per autocandidatura – spiega Federica Ceccarelli – operatrice del Sil del Consorzio Desio Brianza -. In quest’ultimo caso possono proporsi attraverso la dote Lift, un particolare strumento messo a disposizione dalla Provincia, che destina delle doti per favorire l’attuazione di tirocini di inclusione per persone con disabilità”. 

Un servizio specialistico

Non bastava il Punto lavoro sul territorio? No perché l’utente Sil ha bisogno di un accompagnamento capillare che può durare fino a due anni. “Noi lavoriamo esclusivamente su progetti che puntano al benessere generale delle persone – prosegue Ceccarelli -. Se l’utente, a seguito del tirocinio di inclusione viene assunto, il monitoraggio può proseguire anche oltre per vedere se la persone tiene”. Il Sil, quindi, svolge la  funzione di mediatore tra l’utente e l’azienda che, in questo caso, si trova nella condizione di assumere per ottemperare alla legge 68/99. Un dispositivo che impone a tutte le imprese con più di 15 dipendenti di riservare una quota di assunzioni a persone con una disabilità. “La buona riuscita dei progetti – conclude Ceccarelli – è garantita non solo dal lavoro degli operatori, ma grazie allo stretto rapporto che abbiamo con numerose imprese fidelizzate che ci aiutano a costruire progetti trasversali”. 

Tirocinante assunto da McDonald'sUn lavoratore assunto attraverso un tirocinio di inclusione

In team con le aziende

Le aziende che ormai da anni collaborano con il Consorzio Desio Brianza, come McDonald’s, Leroy Merlin, NaturaSì, Il Gigante, MD, solo per citarne alcune, mettono a disposizione postazioni e tutor aziendali attenti che insieme agli operatori costruiscono un filo diretto il cui unico obiettivo è aiutare le persone a vivere il contesto aziendale, sviluppare nuove competenze e abituarsi o riabituarsi al lavoro. Il livello di soddisfazione è alto, al punto che diverse aziende hanno poi assunto i ragazzi ospitat per il tirocinio. Un numero, tra l’altro, destinato a crescere.