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UmanaMENTE 2024: un viaggio nel mondo delle differenze al Teatro Manzoni di Monza

28 febbraio 2024 | 17:06
UmanaMENTE 2024: un viaggio nel mondo delle differenze al Teatro Manzoni di Monza

Un ciclo di conferenze a partire dal 27 marzo dedicato all’essere umano e alle sue specificità.

Quattro appuntamenti al Teatro Manzoni di Monza per affrontare il tema delle differenze. La seconda edizione della rassegna UmanaMENTE è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, l’assessora alla Cultura, Arianna Bettin, le quattro associazioni che hanno contribuito promuovere l’evento e il sindaco di Villasanta, Luca Ornago.

UmanaMENTE edizione 2024 è il ciclo di conferenze che ogni anno indaga aspetti particolari dell’essere umano e del pensiero, grazie all’intervento di intellettuali e rappresentanti del mondo scientifico e della cultura. “L’attenzione nei confronti della cultura non è solo una questione di quantità – ha commentato Pilotto – e questi quattro appuntamenti lo dimostrano. Monza sta imparando a fare il capoluogo e non deve avere paura della contemporaneità delle proposte”.

Si parte il 27 marzo alle ore 20.30 con Gabriella Greison e “La fisica dei cambiamenti climatici”, si prosegue il 14 aprile con “La via dell’equilibrio” che avrà come relatore professoressa Antonella Viola, e si conclude con le due date del 28 aprile e della ricercatrice Vera Gheno con “Grammamanti. Cosa significa amare una lingua” e del  5 maggio con Telmo Pievani, che parlerà del “Perché le razze umane non esistono, ma il razzismo sì”.

Generico febbraio 2024

Gli eventi sono promossi da Thuja Lab (associazione di Promozione Sociale di Villasanta), da La Meridiana, dall’Associazione Zefiro e dall’associazione culturale Novaluna. Il prezzo dei biglietti va da 10 euro (intero) a otto euro (studenti), mentre l’abbonamento costa 32 euro.

Il ricavato andrà a sostegno di Generazione Senior, Cadom (il centro aiuto donne maltrattate), Emergency e servirà per finanziare l’attività de la Meridiana. “Abbiamo scelto il claim ‘elogio delle differenze’ perché ciascun relatore, dal proprio punto di vista di esperto, affronterà a suo modo il tema della pluralità dell’esperienza umana, tracciando una distinzione fra ciò che ci rende differenti l’uno dall’altro – ha concluso l’assessora Bettin -. La cultura può anche portare un beneficio”.

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