Sanitari aggrediti, escalation di violenza fisica e verbale: molti neppure denunciano

12 marzo 2024 | 10:57
Share0
Sanitari aggrediti, escalation di violenza fisica e verbale: molti neppure denunciano
Infermieri

E’ boom di violenze fisiche e verbali nei confronti di medici e infermieri in corsia, negli ambulatori, e soprattutto in pronto soccorso che spesso neppure vengono denunciate

Sono al fianco dei cittadini nei momenti di difficoltà, si prendono cura di chi soffre e affrontano situazioni di emergenza h24. Eppure è boom di violenze fisiche e verbali nei confronti di medici e infermieri in corsia, negli ambulatori, e soprattutto in pronto soccorso che spesso neppure vengono denunciate. Un’esasperazione sempre più diffusa che è degenerata soprattutto dopo la pandemia con da una parte pazienti (e soprattutto parenti dei pazienti) che spesso lamentano lunghe attese o mancati ricoveri; e infermieri che comunque stanno ancora pagando lo scotto di una pandemia che li ha visti uscire stremati senza aver il tempo di metabolizzare perché catapultati immediatamente in corsia.

Donato Cosi

Purtroppo anche al San Gerardo e all’ASST Brianza le aggressioni verbali sono ormai quotidiane – spiega Donato Cosi, segretario territoriale NurSind Monza e Brianza e componente Direzione Nazionale NurSind -. Minacce, offese, parolacce, grida soprattutto al triage o in pronto soccorso. Ma queste aggressioni alla fine non vengono neppure denunciate: gli infermieri a fine turno stremati non hanno né il tempo né la voglia di recarsi alla postazione di polizia per denunciare. Le aggressioni fisiche, seppur  numericamente inferiori, sono comunque troppe”.

Almeno una trentina quelle avvenute nel 2023. Per questo motivo, il NurSind, il principale sindacato delle professioni infermieristiche, ha recentemente organizzato un corso presso l’Irccs San Gerardo di Monza, mirato a fornire agli infermieri gli strumenti necessari per difendersi dalle aggressioni sul posto di lavoro.

Il corso, molto partecipato con oltre un centinaio di operatori del settore, ha offerto un’opportunità preziosa per fare il punto sulla situazione delle aggressioni verbali e fisiche subite dagli infermieri, spesso durante il normale svolgimento delle loro mansioni quotidiane. A condurre il corso, oltre alla delegata NurSind Gemma Maria Riboldi che ha fornito un approccio teorico al problema, è intervenuto Alessio Martino, campione internazionale di muay thai. Martino ha condiviso le sue conoscenze di autodifesa, illustrando tecniche utili per evitare lesioni in caso di aggressione.

Donato Cosi, segretario territoriale NurSind Monza e Brianza, ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema delle aggressioni in ambito sanitario e ha evidenziato la necessità di promuovere la denuncia di tali episodi, nonostante le sfide pratiche che gli infermieri possono incontrare dopo un turno estenuante.

Il progetto Guantoni in Rosa, presentato da Alessio Martino, promuove l’importanza di difendersi fisicamente, ma anche di riconquistare l’autostima e l’equilibrio necessari per reagire e denunciare situazioni di violenza.

Martino ha ribadito l’importanza di conoscere le tecniche di difesa personale, ma ha anche sottolineato l’importanza di rivolgersi tempestivamente alle forze dell’ordine per denunciare gli episodi di violenza subiti.

Il corso si inserisce in una serie di iniziative volte a contrastare il bullismo e ogni forma di violenza, dimostrando l’impegno degli infermieri nel difendere se stessi e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti.

LE AGGRESSIONI AGLI OPERATORI, DATI 2023

Nel 2023 in Lombardia, 4.836 casi di aggressione, il 30,9% (25,47 nel 2022) si è verificata in Pronto Soccorso, a seguire le aree di degenza con il 24,7% (21,53 nel 2022) e poi nei locali del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura il 15% (15,17 nel 2022). In ultimo, al domicilio del paziente, nello 0,2% dei casi (0,12 nel 2022).
Da ottobre 2023 anche la provincia di Monza Brianza ha richiesto l’attivazione del servizio del “pulsante di allarme aggressione” nei Pronto Soccorso dei nosocomi pubblici e privati provinciali. Dallo scorso ottobre 2023 i pulsanti di allarme aggressione sono stati infatti attivati nelle seguenti strutture sanitarie: San Gerardo, Vimercate, Policlinico, Istituti clinici Zucchi, Desio. In tutto sono state 18 le richieste d’intervento con allarme in provincia di Monza Brianza.