Scossone nella Polizia locale di Arcore, destituito il comandante per divergenze con la giunta
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A Bergamaschi sarebbe stato tolto il ruolo, assegnato a un collega di un altro comando brianzolo che ha accettato l’invito diramato a pioggia dal Comune di Arcore.
Altro scossone in Lago Vela ad Arcore con la revoca del ruolo di comandante della Polizia Locale a Marco Bergamaschi. La notizia è ormai ufficiale e per martedì 2 aprile è prevista la presentazione formale della nuova guida del comando arcorese. Una vera rivoluzione, considerato che Bergamaschi aveva vinto un concorso pubblico per il ruolo di comandante in città quasi 30 anni fa e che è sempre rimasto al comando da allora. La notizia appare ancora più clamorosa considerato che dietro il cambio della guardia non ci sarebbe la volontà di Bergamaschi, ma una serie di divergenze di vedute con la giunta arcorese di centrodestra. Così aspre, evidentemente, da portare a una frattura che dal punto di vista contrattuale ha dell’eccezionale.
IL CAMBIO DI COMANDANTE AD ARCORE
La questione era già da tempo aperta. Nelle scorse settimane il Comune ha inviato ai comandanti dei comuni limitrofi una richiesta di disponibilità per assumere il ruolo di comandante ad Arcore “a scavalco” per 12 ore settimanali, in aggiunta quindi alle mansioni che già svolgono nei loro comuni. A quel punto la direzione è risultata chiara. Alle selezioni si sarebbero presentati in tre: i comandanti di Caponago, Bellusco e Carugate. Si vocifera che sia il primo, Gabriele Garberoglio, ad avere accettato. Bergamaschi resterà nell’organico ma senza il ruolo. Una soluzione drastica che tradisce il fallimento del confronto tra le parti. Nella giornata di oggi non è stato possibile contattare Bergamaschi per un commento alla vicenda, ma nel pomeriggio di martedì prossimo, superata la “Passione” della Pasqua, una conferenza stampa in Sala del Camino sarà l’occasione per i chiarimenti da parte del sindaco Maurizio Bono e dell’assessore alla partita Luca Travascio.
Un settore difficile, per il Governo Bono, quello della sicurezza nel quale operava anche l’ex vicesindaco Pino Tozzi, cui il primo cittadino ha ritirato le deleghe un anno fa, innescando una serie di difficoltà diplomatiche interne che mostrano ancora strascichi.