A Brugherio il Tar dà torto al Comune: il gestore del bar del centro sportivo resta al suo posto

Scaduta la convenzione, il Comune ha deciso di non rinnovare tacitamente il contratto ma di andare a bando. Stesso procedimento riguarderà tutti i chioschi comunali.
Il Tar dà ragione al privato contro al Comune di Brugherio e concede la sospensiva: il gestore del bar del centro sportivo può restare al suo posto, anche se la convenzione è scaduta il 31 gennaio e il Comune ha dato il benservito. La sentenza del Tribunale amministrativo lombardo è di oggi, 22 marzo e congela il provvedimento dell’Amministrazione comunale che, scaduta la convenzione con Mama’s di via Aldo Moro, aveva deciso di procedere con un nuovo bando per trovare il gestore, tranne che per una proroga al Mama’s di un anno.
LA SOSPENSIVA SUL BAR DEL CENTRO SPORTIVO
Sull’argomento è intervenuto brevemente l’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Balconi. “Faremo approfondimenti di sicuro – ha detto – abbiamo già calendarizzato incontri perché i tempi sono stretti. Nel merito la sentenza arriverà a luglio e ci sono eventuali altri gradi di giudizio che potrebbero ribaltare la situazione. Lo stesso giudice nella sentenza scrive che si tratta di un sommario esame. Dal nostro punto di vista bisogna andare oltre, e centrare il focus su aspetti che riteniamo importanti”. La sentenza definisce come “erroneo presupposto” quello per cui il Comune ha considerato cessata la convenzione che invece “sembra essersi rinnovata tacitamente”.
LA POSIZIONE DELLA GIUNTA: ALTERNANZA E TRASPARENZA
Dietro al provvedimento del Comune che intende mettere a bando le varie concessioni in scadenza su tutto il territorio, a partire dal bar del centro sportivo, c’è una ratio sulla quale la giunta Assi intende insistere, a meno che l’autorità giudiziaria non confermi la posizione in tutti i gradi di giudizio. “Abbiamo ereditato una situazione contrattuale per alcuni versi intricata – ha commentato l’assessore – Abbiamo voluto applicare principio logico della trasparenza e alternanza, con un regolare bando, per tutte le attività, come Masnada e in programma per il chiosco di Villa Fiorita. Per noi le concessioni è giusto che vadano a bando, come prevede la norma. Ed è anche una garanzia rispetto a eventuali ricorsi, nel caso di affidamenti diretti. Gestiamo i soldi dei cittadini e vogliamo farlo nel segno della trasparenza. Nel caso di specie, i contratti che abbiamo ereditato erano un po’ confusi e su questo si gioca la partita giudiziaria.