Bartolomeo Corsini, il nuovo direttore della Reggia di Monza: “Poco tempo e poco personale, ma…”

Bartolomeo Corsini direttore Villa Reale si presenta e svela i primi passi che ha intenzione di fare per rilanciare la Reggia di Monza.
Cambio di veste per il direttore della Reggia di Monza, verrebbe da dire. Eh sì, perchè proprio oggi è stato presentato ufficialmente il nuovo direttore, Bartolomeo Corsini, che prende il testimone da Giuseppe Di Stefano. Alla presenza del sindaco, Paolo Pilotto, dall’assessore Arianna Bettin, proprio oggi la conferenza in Villa Reale nella sala degli Specchi per i saluti ufficiali. I due, Di Stefano e Corsini, si conoscono da anni, almeno dal 2005, ma hanno stili diversi. E non solo nel vestire, si passa da uno stile elegante ad uno più casual, dalle scarpe con la vernice a quelle da trekking, ma anche hanno un approccio al lavoro culturale differente. E se è vero che l’abito non fa il monaco, il monaco deve anche lui pur averne uno.
E Corsini vuole cambiare passo alla Villa Reale, taccuino alla mano, si è già appuntato una serie di cambiamenti che vorrebbe vedere realizzati a breve. “Ho già chiesto che venga esposta la bandiera dell’Europa, oltre a quella dell’Italia, e perchè no, anche quella della Lombardia. E poi voglio che anche i dettagli di questo luogo siano più curarti: se si va nei bagni ci sono i dispencer che non funzionano. E anche le persiane hanno bisogno di un intervento urgente.” Piccole cose, ma Corsini porta con sé anche una visione più ampia: “Questo parco è tutto da scoprire passo dopo passo” – ha affermato il nuovo direttore – “E vorrei che il mio percorso portasse questi magnifici luoghi, la Villa Reale, il Parco e i giardini della Villa Reale ad avere maggiore identità affinché la gente abbia più responsabilità e rispetto. In questi giorni ho visto persone gettare a terra mascherine, mozziconi di sigarette. Provate a fare una cosa così a Versailles e vediamo cosa vi accade.” Sacrosante parole chissà quanti passi riuscirà a fare verso gli obiettivi che si è prefissato. L’incarico dura solo tre anni (è così per statuto, ndr) e poi si scontra con la burocrazia del Consorzio stesso, nato nel 2009: “Qui ci sono troppi proprietari, sembra di essere un condominio e questo non aiuta”. Ricordiamo che oltre al Comune di Monza, le quote sono detenute dalle istituzioni proprietarie di Villa Reale e Parco: il Ministero della Cultura, la Regione Lombardia, il Comune di Monza e il Comune di Milano. Pur non avendo proprietà all’interno del complesso monumentale, hanno aderito poi Camera di Commercio Milano, Monza Brianza, Lodi e Assolombarda.

Molte cose da fare per rilanciare la Villa Reale e il Parco di Monza, poco tempo e poco personale. “Tra i punti deboli c’è la carenza cronica di personale: quelli che ci sono sono persone che amano questo bene monumentale, ma lo staff è sottodimensionato. Faremo dei bandi, perchè è difficile immaginare di andare avanti così in pochi.” Corsini eredita una Villa Reale ancora aperta parzialmente, i giorni di apertura sono solo dal mercoledì alla domenica, ma che sembra una gran cosa vista la grande difficoltà che c’era stata nel riaprirla dopo la pandemia.
Alla nostra domanda sulla prima azione che ha intenzione di fare, il direttore ha risposto: “La riapertura e messa a pieno regime del Teatrino della Villa Reale, che assieme alla Sala delle conferenze e dello spazio lì attiguo costituisce un luogo di grande potenziale.” – e ha aggiunto – “Mi piacerebbe che ci fosse un curatore che gestisce proprio quest’area.”
Se il principio che ha intenzione di mettere in pratica Bortolomeo Corsini è quello di procedere con “l’oggettivismo che caratterizza il rigore dei fatti”, ovvero saranno i fatti a parlare per andare oltre a quella che il sindaco, Paolo Pilotto, ha definito “la sindrome del vuoto”, di cui soffre in maniera cronica la Villa Reale e il Parco di Monza.

Il futuro del complesso monumentale potrebbe passare anche da un rilancio grazie al mondo del cinema di cui Bartolomeo Corsini è un vero esperto. Manager del settore culturale, milanese di origine, con una solida formazione in Italia e all’estero, consigliere di amministrazione della Fondazione Filmcommission Torino Piemonte, docente universitario, imprenditore e fondatore della Sede Lombardia e della Sede Sicilia, già segretario del Comitato scientifico, della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato co-responsabile del CILET – Centre International de Liaison des Ecoles de Cinéma et de Télévision. E’ stato direttore della Sede Lombardia – dipartimento di Fiction TV e Pubblicità a Milano-, direttore della Sede Sicilia – dipartimento del Film Documentario a Palermo – e direttore Sede Piemonte della Fondazione CSC – dipartimento di Cinema d’Animazione a Torino e Archivio Nazionale Cinema Impresa a Ivrea (maggiori dettagli). E’ dottore di ricerca in marketing e comunicazione d’impresa e diplomato IB a Singapore. “Far tornare ad essere (lo sono già stati in passato) la Villa Reale, il Parco e Giardini set cinematografici servirà a creare quel senso di responsabilità, orgoglio e rispetto che questi luoghi meritano.” – ha affermato Bartolomeo Corsini. E che forse diamo troppo per scontati
