
Tra il quartiere di San Damiano e il centro, un’area privata facilmente accessibile è una distesa di rifiuti e scarti edili con un pericoloso scavo a cielo aperto.
La terra di mezzo tra Brugherio e San Damiano è una discarica incontrollata, con uno scavo a cielo aperto facilmente accessibile. L’area in questione è parte dell’ex Alfa Gomma, proprietà privata di un operatore che, sulla carta, dovrebbe costruire un hotel e del verde pubblico. Siamo a una delle porte della città, lungo Viale Lombardia, appena prima del ponte autostradale dell’A4 procedendo verso Brugherio. Il biglietto da visita non è dei migliori, con una recinzione aperta in un paio di punti e, all’interno, i resti della demolizione di vecchi stabili industriali, uno scavo profondo e non protetto e, soprattutto, montagne di immondizia gettata abusivamente. Dai rifiuti edili sottratti alle corrette procedure di smaltimento a sacchi indifferenziati.

Il fenomeno della discarica abusiva nell’area privata alle porte di Brugherio purtroppo esiste da tempo e, prima della demolizione di parte dell’ex Alfa Gomma, aveva assunto proporzioni anche peggiori, con scarichi di eternit perfino all’interno dei cancelli. La demolizione, effettuata un paio di anni fa e seguita dalla posa di una recinzione di assi, sembrava avere migliorato un po’ il quadro, ma quei varchi aperti nella staccionata si sono trasformati nell’ultimo anno in un invito per gli incivili. L’area è costeggiata su un lato dall’arteria principale di Viale Lombardia, sull’altro lato da una via chiusa e dalla ciclabile. Su entrambi i lati c’è un’apertura nella recinzione dalla quale è possibile entrare senza troppe difficoltà.

Su viale Lombardia questo è dovuto a un incidente: “un automobilista è uscito di strada e ha centrato le assi abbattendo parte della staccionata”, raccontano alcuni operai che lavorano in zona. La recinzione provvisoria arancione posta a rimedio giace oggi a terra e il varco è abbastanza grande perché ci passi un veicolo. All’interno, al primo passo, ci si imbatte in una montagna di rifiuti edili che fronteggiano locali di servizio ancora in piedi e completamente aperti.

Sul lato opposto, le assi di recinzione lasciano un varco accessibile a una persona che, se entrasse nell’area, si incontrerebbe cumuli di vecchie macerie, sacchi della spazzatura, ventilatori dismessi, il pezzo di una motocicletta e quello scavo profondo che costituisce un pericolo notevole, considerata l’accessibilità dell’area.

A pochi metri di distanza dalla discarica, su suolo pubblico di Brugherio, qualche mese fa, la Polizia locale aveva sgomberato un 55enne di origine straniera che si arrangiava aggiustando biciclette rotte. Questione di abusivismo commerciale ma anche di decoro dell’area, si spiegò allora. La zona non è provvista di telecamere e soprattutto sul lato della ciclabile le condizioni di isolamento offrono un riparo ideale per chi vuole sbarazzarsi di spazzatura di vario genere senza passare dall’isola ecologica.
IL RECUPERO URBANISTICO DELL’AREA
Il recupero urbanistico dell’area sarà probabilmente l’unica soluzione al problema, al di là delle ordinanze che il Comune può emettere a carico del privato perché garantisca condizioni di sicurezza. Le comunicazioni in questa direzione, spiega l’Amministrazione comunale, sono già state ripetutamente inoltrate al privato che si sarebbe sempre mostrato collaborativo intervenendo a ogni segnalazione. Il vero problema è quindi più sul piano della sorveglianza in un’area, appunto, che viene sistematicamente presa di mira.
LA BONIFICA DELL’AREA
Il percorso urbanistico al momento è in una fase non ancora realizzativa. L’impresa impegnata nella bonifica ha infatti rilevato livelli di contaminazione fuori norma di una porzione del terreno a causa del percolato di un serbatoio interrato ed è quindi in corso (quasi in chiusura) l’intervento di bonifica con una caratterizzazione di collaudo prevista per fine mese con la presenza di Arpa. Solo chiuso questo procedimento si potrà, se l’operatore prenderà l’iniziativa, partire con i lavori.