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A Brugherio i social irrompono in consiglio comunale

27 marzo 2024 | 19:53
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A Brugherio i social irrompono in consiglio comunale
Il consiglio comunale di Brugherio.

Clima avvelenato nella seduta di martedì sera, quando nel mezzo di una votazione all’unanimità sono partite le citazioni alle polemiche su Facebook.

Il paradosso dei social in politica: quando è il mondo virtuale a condizionare quello reale. Perfino in una sede istituzionale. Succede a Brugherio dove la seduta del consiglio comunale di martedì sera è stata l’occasione per commentare e rinfacciarsi reciprocamente quanto letto sulle pagine Facebook. A più riprese i consiglieri a microfono hanno fatto riferimenti alle dichiarazioni degli avversari politici pubblicate sui social nei giorni precedenti. Allusioni senza precisazioni, senza inquadrare i contesti, dando per scontato un mondo fatto di battibecchi e scivolate di stile che il pubblico, in sala o da casa, potrebbe non conoscere affatto. Tutto in un clima amaro e tagliente, a tratti vanamente glassato dallo zucchero della diplomazia.

IL RIFERIMENTO AI SOCIAL ROMPE LA PACE

La scintilla parte durante una delibera che paradossalmente metteva maggioranza e opposizione in armonia di voto: la gestione associata dei servizi tra i comuni di Brugherio, Monza e Villasanta. Votazione unanime e ringraziamenti bipartisan all’assessore Carlo Nava e ai funzionari. Gessetto sulla lavagna, quindi, l’intervento della consigliera di maggioranza Laura Signorini (Bpe): “vedo questo clima cordiale e costruttivo riconosciuto dalla stessa minoranza anche nelle commissioni, ma c’è un aspetto che mi preoccupa: l’osservazione di informazioni fuorvianti e non veritiere sulla stampa e sui social. Ho sentito parlare di minacce, sbeffeggi che noi faremmo…”. Nota a margine, Signorini è amministratore di almeno uno dei più numerosi gruppi Facebook cittadini.

VALLI: “AGGREDITA VERBALMENTE E INTIMIDITA DA UN PEZZO GROSSO DELLA LEGA”

L’intervento privo di contestualizzazione è stato associato immediatamente alla notizia diffusa pochi giorni fa dalla consigliera di minoranza Laura Valli (Alleanza Progressista) attraverso i social (rieccoli), seppur dopo aver riferito direttamente al sindaco Roberto Assi: “Sono stata di punto in bianco e senza motivo intimidita e aggredita verbalmente da un pezzo molto grosso della Lega locale -aveva scritto – mentre stavo per entrare in Comune per svolgere il mio ruolo di consigliera comunale. Ne sono rimasta così sconvolta che poi non sono riuscita a partecipare alla commissione in cui doveva essere illustrato un argomento molto importante del prossimo consiglio comunale. Di fatto sono stata privata del mio diritto-dovere di consigliera”.

Tornando alla seduta di martedì, a metterci un carico da 90 è la consigliera di centrosinistra Dominique Sabatini: “Mi domando come mai – dice – la Signorini debba sempre pestare le corna alle altre persone. Un conto sono i comportamenti nelle sedi istituzionali, ma quello di cui si è lamentata Valli è il clima sui social (ancora loro) e nelle congregazioni esterne. Come dice il sindaco siamo pubblici ufficiali. Dentro e fuori dal consiglio”. Valli, ex assessore, politica d’esperienza, non riesce a nascondere lo stato di agitazione emotiva e rivolgendosi a Signorini: “E’ brutto che una donna intervenga in questa maniera nei confronti di un altra donna e che io dai vostri banchi non abbia ricevuto alcun cenno di solidarietà se non da Debora Della Corna. Io i toni li ho sempre tenuti corretti. Sindaco, sei sostenuto da alcuni consiglieri comunali che non ti meritano”. Voce alterata e uscita di scena della consigliera che non rientra in aula e all’indomani si dice “ferita” per il trattamento ricevuto. Non è stato possibile però, nella giornata di oggi, contattare per un commento il sindaco Roberto Assi. Sindaco che, è cosa nota, per inclinazione e per scelta è invece piuttosto lontano dal mondo dei social dove il consiglio comunale virtuale prosegue spesso il suo dibattito, ma senza regolamenti né un presidente. Un mondo, quello dei social, che ormai le autorità competenti a livello nazionale stanno cercando di disciplinare, su iniziativa, tra gli altri, dell’ex parlamentare leghista brianzolo Massimiliano Capitanio, oggi membro dell’AgCom.