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Brugherio, il Comune contesta abusi edilizi alla coop

11 marzo 2024 | 17:54
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Brugherio, il Comune contesta abusi edilizi alla coop
Il cantiere sanzionato in via Volturno.

Contestati abusi su un cantiere di edilizia convenzionata. Imposto il ripristino di altezze e altri elementi come da atti depositati in Municipio. La vicenda potrebbe avere sviluppi ulteriori.

Tanto tuonò che piovve a Brugherio, dopo le visite della Procura in municipio. La scorsa settimana è scattato un provvedimento sanzionatorio dell’ente comunale che ha contestato una serie di difformità su un cantiere oggetto, il 26 aprile, di un sopralluogo di Procura, carabinieri locali e Polizia locale. Il cantiere è quello che ha portato alloggi di edilizia convenzionata in via Volturno 41, per opera della Cooperativa di Abitanti XXV Aprile la Casa del Popolo nei confronti della quale ora è stato emesso il provvedimento, destinato anche all’architetto progettista e direttore lavori.

Il procedimento partito dal settore edilizia-urbanistica del Comune contesta in un lungo elenco difformità edilizie tra i lavori eseguiti e quanto invece “asseverato dalla Parte proponente nella documentazione depositata agli atti comunali”. In alcuni casi tali modifiche comporterebbero la variazione dell’altezza dei sottotetti, in altri avrebbero interessato recinzioni non autorizzate, in un altro si parla di botole di accesso alla copertura che differiscono per numero e tipologia rispetto al progetto depositato. E poi ci sono opere di urbanizzazione, come il parcheggio, ancora incomplete. L’avvio del procedimento è finalizzato alla rimozione degli abusi e al ripristino dello stato di legittimità urbanistico/edilizia, una prospettiva che comunque comporta un intervento complesso e una serie di ricadute. Per esempio tra gli acquirenti degli alloggi che attendono con ansia di capire in che direzione va la situazione. I rogiti risalgono alla fine del 2023 ma l’abitabilità è vincolata alla realizzazione di alcune opere di urbanizzazione primaria non ancora completate.

Il possibile seguito al provvedimento che contesta abusi edilizi genera ansia ancor più, considerato che l’episodio pare possa avere ulteriori sviluppi. Appare poco probabile infatti che la Procura intervenga ripetutamente per questioni, serie ma piuttosto ordinarie, come sottotetti dalle altezze difformi. Prima del sopralluogo del 26 febbraio i funzionari della Procura di Monza erano già approdati più di una volta negli uffici di Villa Fiorita che, da qualche tempo, risultano essere sotto una lente d’ingrandimento.