A Carnate, i cittadini disegnano la mappa delle barriere architettoniche

Aperto fino al 13 marzo un questionario per segnalare in forma anonima punti critici e bisogni riscontrati sul territorio. Le indicazioni contribuiranno al Peba
C’è un questionario, sul sito web comunale di Carnate, che chiunque può compilare (entro il 13 marzo) , in forma anonima, per segnalare le barriere architettoniche del territorio alle quali ritiene si debba porre rimedio. Parte così il percorso partecipato attivato dall’Amministrazione comunale con il contributo della Provincia di Monza per redigere il cosiddetto Peba, Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. In vista c’è la programmazione degli interventi necessari a rendere accessibili e fruibili a tutte le persone edifici pubblici, strade e parchi. Ma prima di agire è necessaria una mappatura dei bisogni con la definizione delle priorità d’azione. Per farlo, spiega l’Amministrazione, “si intende coinvolgere nella predisposizione di tale documento la popolazione. Si invitano pertanto i soggetti interessati a fornire il proprio contributo compilando questo breve questionario”. Il sondaggio è in forma anonima ed è composto di cinque domande che riguardano la presenza di stalli di sosta per persone disabili, l’eventuale necessità di pannelli informativi in braille per non vedenti, la fruibilità senza barriere di percorsi di interesse sul territorio. Una volta compilato, il questionario potrà essere consegnato a mano all’Ufficio Protocollo o via email a edilizia.privata@comune.carnate.mb.it
OBIETTIVI DEL PEBA DI CARNATE
La modalità di lavoro scelta per redigere il Peba di Carnate, destinata ad integrare i contributi dei cittadini e l’azione degli uffici competenti, ha il vantaggio di coinvolgere la cittadinanza sensibilizzandola sul tema dell’inclusione e responsabilizzandola sulla qualità della vita del suo territorio. Con la soddisfazione concreta, un domani, di vedere risolte le criticità che il singolo cittadino ha contribuito ad evidenziare. La decisione di redigere il Peba comunale ha le sue ragioni messe nero su bianco nell’atto di avvio del procedimento: “L’accessibilità dell’ambiente costruito, inclusi gli spazi aperti, è essenziale affinché le persone con disabilità anche temporanea e con esigenze specifiche possano accedere, muoversi, fruire e godere dei servizi e dello spazio pubblico della città, esercitando a pieno i propri diritti
e partecipare totalmente alla vita sociale”.
Questa modalità di intervento partecipato è sempre più diffusa tra i comuni che si apprestano a redigere il Peba.