In un liceo brianzolo: niente stage per chi non paga il contributo volontario. “Discriminatorio”, la denuncia di Cobas Scuola

A sollevare la questione Cobas Scuola che punta il dito contro il liceo artistico “Modigliani” di Giussano. Noi di MBNews abbiamo intervistato la dirigente scolastica della scuola per capire meglio cosa sta succedendo. Ecco cosa ci ha spiegato.
Giussano. Nel mirino delle polemiche il liceo artistico Modigliani di Giussano, a seguito della pubblicazione di un bando per la selezione degli studenti che, in estate, possono partecipare ad uno stage all’estero. Titolo di accesso? Aver pagato il contributo volontario. “Contributo volontario o discriminazione?”, è questa la polemica sollevata da Cobas Scuola che, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere: “anche se hai la media del 10, ma non hai le possibilità di pagare il contributo, vieni escluso dallo stage”.
Noi di MBNews abbiamo quindi interpellato la dirigente scolastica del liceo, la dottoressa Paola Nobili, per capire meglio la situazione.
COBAS SCUOLA PUNTA IL DITO CONTRO IL LICEO DI GIUSSANO
“Si tratta di un criterio di selezione assolutamente discriminatorio e inaccettabile, basato sulla possibilità o meno delle famiglie di versare, oltre alle tasse che ognuno versa sul proprio reddito, un contributo che, essendo volontario, non dovrebbe incidere sulle possibilità formative – si legge ancora nel comunicato – La dirigente, alla quale invano abbiamo più volte scritto o telefonato, a nostro modo di vedere, trascura che l’istruzione, principio cardine della crescita culturale, deve essere accessibile a tutti senza discriminazioni economiche. La conoscenza non dovrebbe avere un prezzo, eppure ci troviamo di fronte a una evidente discriminazione basata sulle risorse finanziarie delle famiglie”.
“I dirigenti degli istituti scolastici dovrebbero promuovere l’uguaglianza di opportunità per tutti gli studenti, indipendentemente dallo status economico” afferma il Prof. Agostino Rione, portavoce dell’Esecutivo Provinciale dei COBAS Scuola Milano e Monza Brianza , “Chiediamo trasparenza e inclusione nella composizione delle graduatorie, in modo che ogni studente abbia la possibilità di accedere a queste opportunità senza barriere economiche”.

L’INTERVISTA DI MBNEWS ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA PAOLA NOBILI: “NESSUNA DISCRIMINAZIONE”
MBNews ha deciso di contattare direttamente la dirigente scolastica, la dottoressa Paola Nobili, del liceo artistico “Modigliani” di Giussano che ci ha spiegato: “offriamo ai nostri studenti, dalle classi seconde alle classi quarte, la possibilità di partecipare ad uno stage linguistico all’estero: una settimana, probabilmente in alcuni campus in Inghilterra, accompagnati da alcuni dei nostri insegnanti. Un servizio extra-scolastico che già offrivamo alle famiglie negli anni pre-covid, poi ci siamo dovuti ovviamente fermare e quest’anno riprendiamo”.
E sottolinea: “La proposta è stata presentata alle famiglie riscuotendo un successo molto elevato, ci sono arrivate almeno 150 richieste. Putroppo non riuscendo a soddisfarle tutte abbiamo dovuto fare una sorta di selezione – ci spiega – riusciamo ad organizzare tre o quattro gruppi, con un massimo di 100 studenti. Per questo abbiamo deciso, attraverso un bando, di stilare una sorta di graduatoria. Il titolo di accesso per poter partecipare è appunto quello di aver pagato il contributo liberale”.
Un contributo che, specifichiamo, esiste in tutte le scuole e che serve per sostenere alcune spese. “Nel nostro caso specifico – spiega ancora Nobili – essendo un liceo artistico abbiamo dei software che i nostri ragazzi devono utilizzare e di cui dobbiamo pagare le licenze, oppure l’acquisto di materiali specifici, come l’argilla, che serve per i laboratori. E’ un contributo volontario che varia da un minimo di 50 euro ad un massimo di 200″.
Cosa risponde all’accusa specifica che viene fatta alla scuola da Cobas che parla di discriminazione? “Io non credo che sia assolutamente discriminatorio. Ribadisco che questo stage linguistico all’estero è un servizio extra scolastico che esula dal programma didattico. Soprattutto, sottolineo che è un servizio a pagamento che costerà ad ogni famiglia aderente circa mille euro quindi, se una famiglia fosse in difficoltà economica e non riuscisse a pagare il contributo volontario come potrebbe invece pagare un stage all’estero?”.
Le famiglie si sono lamentate? “No, io da parte delle famiglie dei miei studenti non ho mai ricevuto alcuna lamentela. Avevo già ricevuto, circa un mesetto fa (a gennaio, ndr) un comunicato da COBAS Scuola sull’argomento a cui io avevo prontamente risposto spiegando loro quello che ho spiegato a lei in questa intervista e credevo che la questione fosse chiusa”.