L’europarlamentare leghista Ciocca a Desio: “Più risorse per gli indennizzi agli espropriati di Pedemontana”

Ciocca ha incontrato i cittadini presso il Quagliodromo di San Carlo, che si trova sul tragitto della nuova autostrada e ha annunciato un’interrogazione alla commissione europea sugli indennizzi. I cittadini hanno espresso tutte le loro preoccupazioni.
L’europarlamentare leghista Angelo Ciocca ha incontrato a Desio i cittadini interessati dal passaggio di Pedemontana. L’incontro si è tenuto martedì mattina presso il Quagliodromo a San Carlo, che si trova proprio sul tracciato della nuova autostrada e i cui proprietari stanno facendo di tutto per evitare di cessare l’attività.
“Ditemi come posso esservi d’aiuto: sono disponibile per recuperare informazioni presso le istituzioni. Non sono qui per illudervi, dicendo che si può rivedere il tracciato dell’opera. Sono qui per ascoltarvi e provare a recuperare risorse, in modo che gli indennizzi siano congrui” ha specificato Ciocca, davanti ad un buon gruppo di persone. Presente anche il vicesindaco di Desio Andrea Villa. Tra i partecipanti anche alcuni rappresentanti del comitato No Pedemontana e alcuni cittadini espropriati.

“Occorre fare in modo che ci sia una corretta modalità di determinazione degli indennizzi” ha detto l’europarlamentare, consapevole che in Brianza c’è molta attenzione sull’argomento. “Ho voluto incontrarvi per ascoltare le vostre esigenze” ha spiegato Ciocca, annunciando un’interrogazione alla commissione europea. Pedemontana sarà in parte finanziata dalla Banca Europea degli Investimenti, che ha concesso ma non ancora elargito il maxi prestito. “Sto lavorando ad un’interrogazione alla commissione europea sugli espropri da rivedere, perché non hanno un giusto indennizzo. Il calcolo dell’indennizzo deve essere rispettoso di quanto prevede la Corte Europea di Giustizia. Bisogna considerare che lungo il tragitto di Pedemontana ci sono anche attività come questa. Servirebbero risorse aggiuntive, perché si possa compensare con i necessari indennizzi. L’opera non si può cambiare, ma si possono recuperare risorse per gli indennizzi”.

Le preoccupazioni dei cittadini
I cittadini hanno espresso tutte le loro preoccupazioni. “Ci rendiamo conto che l’opera deve essere fatta, ma come possiamo fare affinché distrugga il meno territorio possibile e costi il meno possibile? Cosa si può fare oggi?” ha chiesto un cittadino. “Con gli espropri, i diritti dei cittadini sono stati annullati – ha sottolineato una desiana espropriata – Il progetto esecutivo è del 2009. In oltre 10 anni, la società Pedemontana ci ha inviato solo due lettere. Avrebbe dovuto almeno informarci come si deve. La sua offerta di indennizzo è di 9 euro e 50 a metro quadro, quando il costo di un terreno nella zona costa circa 30 euro”. “Pedemontana è un’autostrada inutile, anacronistica e dannosa e passerà in un territorio già devastato dalla diossina. Non abbiamo bisogno di nuove autostrade ma di investimenti nel trasporto pubblico” ha detto Iaia Piumatti del comitato No Pedemontana.