L'iniziativa

Monza, la Scuola di formazione politica Alisei guarda all’Europa: “Dipende da noi”

La decima edizione del progetto, rivolta a ragazze e ragazzi tra i 16 e i 26 anni e promossa dalla Cgil, è stata inaugurata il 29 febbraio. Saranno affrontati temi di fondamentale importanza in vista delle elezioni europee di giugno.

Scuola Alisei

Monza. Tra circa tre mesi, l’8 e il 9 giugno, anche gli italiani saranno chiamati alle urne per le Elezioni europee. Un appuntamento, anche alla luce della crescente astensione degli ultimi anni, di cui in tanti faticano ancora a capire la cruciale importanza. Perché dagli assetti politici dell’Unione europea dei prossimi cinque anni deriverà gran parte del futuro sociale ed economico del nostro Paese.

E i giovani hanno il diritto e il dovere di essere consapevolmente in prima fila nel processo decisionale. Una responsabilità a cui la Scuola di formazione politica Alisei ha deciso di dare ancora una volta una mano importante. La decima edizione dell’iniziativa, promossa dalla Cgil Monza e Brianza in collaborazione con l’associazione Diritti Insieme ed inaugurata il 29 febbraio, ruota, infatti, tutta intorno all’Europa che abbiamo e, soprattutto, a quella che sarebbe auspicabile avere.

Il titolo della decima edizione della Scuola di formazione politica Alisei, che è finanziata da un bando europeo ed è rivolta gratuitamente a ragazze e ragazzi tra i 16 e i 26 anni, ha un titolo quanto mai significativo: “CREW. Ritorno a Ventotene”. L’ispirazione, infatti, arriva da Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi che, confinati dal regime fascista a Ventotene, elaborarono un progetto in forma di Manifesto che aveva il suo ideale in un’Europa libera e unita.

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L’INAUGURAZIONE

La lezione introduttiva del percorso della Scuola Alisei, che fino al 15 maggio prevede undici appuntamenti, quattro “sfide” di dibattito tra i circa 70 partecipanti, la simulazione di una seduta del Parlamento europeo e infine un viaggio per un gruppo di studenti al Parlamento europeo di Strasburgo, luogo simbolo dell’esperienza europea, è stata qualcosa di più di una sintesi del programma.

Ha cercato, infatti, di aprire finestre interessanti e concrete su quanto sia importante parlare di Europa oggi. “La Scuola di formazione politica è un progetto che, per sua natura, negli anni ha elementi di continuità e discontinuità – afferma Walter Palvarini, Segretario generale della Cgil di Monza e Brianza – la capacità di analizzare il contesto partendo sempre dai principi della nostra Costituzione si lega ad un approccio concreto che riesce ad andare oltre la contingenza del quotidiano“.

Proprio seguendo questo “modus operandi” la partenza della Scuola Alisei ha cercato di scendere subito nel merito della questione Europa. Che è ancora un’entità debole politicamente e diplomaticamente, ma deve essere in grado di affrontare grandi tematiche quali le sfide economiche, la gestione dei migranti e la transizione ambientale e digitale.

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IL MESSAGGIO

“Oggi è in discussione l’idea stessa di Unione europea – afferma Salvatore Marra, Coordinatore delle politiche europee e internazionali Cgil nazionale nel dibattito condotto Simona Ciaramitaro, scrittrice e giornalista per Collettiva – c’è da difendere un modello sociale europeo che consente, ad esempio, la sanità e l’istruzione gratuita, ma anche da risolvere profonde contraddizioni come quella che vede un salario medio di 270 euro mensili in Bulgaria e di 2700 euro in Lussemburgo”.

“Per questo l’8 e il 9 giugno prossimo è decisivo andare a votare – continua Marra – in questo senso le ragazze e i ragazzi iscritti alla Scuola di formazione politica Alisei, anche se non tutti hanno l’età per recarsi alle urne, hanno un ruolo, come tutti noi, e possono diventare un megafono nella società di quanto apprenderanno durante il programma di lezioni”.

LA PARTECIPAZIONE

“Questa decima edizione è una grossa opportunità per gli iscritti perché ciascuno di loro può portare al di fuori del corso una sorta di seme, in primis tra i loro coetanei, che a Monza e in Brianza fanno registrare tassi di astensione elettorale tra i più alti in Italia” spiega Irene Nembrini, Coordinatrice del progetto.

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“A giugno ci giochiamo una fetta importante del nostro futuro, soprattutto in un contesto geopolitico sempre più complesso e conflittuale – afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – citando Giulia Apuzzo, che ha frequentato la nona edizione della Scuola di formazione politica e, grazie ad una borsa di studio, ha partecipato sull’isola di Ventotene a un seminario di formazione sull’Unione Europea, “l’Europa è il nostro futuro e dipende da noi!”.

I TEMI

L’obiettivo generale della Scuola Alisei, quindi, è cercare di dare ai giovani gli strumenti per conoscere e valutare la realtà e incidere sulle sfide da cogliere. Il ricco programma della decima edizione, le cui ore di formazione possono essere riconosciute nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), affronterà temi contemporanei come i conflitti globali, il cambiamento climatico e il fenomeno migratorio.

I partecipanti avranno modo, nel corso delle lezioni, di interloquire con esperti del settore, giornalisti, docenti universitari, sindacalisti della Cgil e direttamente con un membro del Parlamento europeo. Tra i tanti appuntamenti da segnalare, c’è quello del 27 marzo quando Luca Mandreoli, responsabile Area migranti Camera del Lavoro di Monza e Lia Manzella, vicepresidente di ResQ People Saving People, relazioneranno sul tema “Persone in movimento: scenari migratori”.

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L’accoglienza e l’integrazione sul territorio bei confronti di chi arriva in Italia da Paesi lontani, spesso scappando dalla miseria e dalla guerra, è da sempre il focus dell’attività di Diritti Insieme. “La costruzione di legami in una società sempre più frammentata è decisivo – afferma Matteo Furcas, referente dell’associazione e responsabile della segreteria didattica della Scuola Alisei – cerchiamo di portare avanti questo concetto da anni, ad esempio, attraverso l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri e sarà uno degli argomenti anche di questa decima edizione”.

LE SFIDE

La riforma delle istituzioni europee per renderle adeguate alla necessità di salvaguardare ovunque i diritti fondamentali sarà una delle questioni più interessanti da affrontare nel corso della Scuola Alisei appena iniziata. “Bisogna cambiare un Parlamento europeo che non ha potere di iniziativa legislativa, affidata alla Commissione europea, che invece non è eletta” sostiene il Coordinatore delle politiche europee e internazionali Cgil nazionale.

“Non è possibile andare avanti con il prendere decisioni all’unanimità che bloccano troppo facilmente decisioni su temi cruciali – continua – l’Unione europea, che già non ha una politica estera e di difesa comune, deve dotarsi di un suo bilancio in modo da superare l’annosa questione dell’austerity“. Insomma di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. E le idee non mancano. Anche perché “l’alternativa all’Unione europea – conclude Marra – è l’autocrazia, quindi di fatto non c’è”.

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