Monza, sport e disabilità: FreeMoving cerca atleti-guida volontari

L’associazione sportiva, che promuove la realizzazione, l’autonomia e l’inclusione, ha bisogno di persone che affianchino i propri tesserati non vedenti e ipovedenti nello sport a livello agonistico e amatoriale.
Monza. Lo sport fa bene ad ogni età e, nella misura appropriata e nelle giuste modalità, ad ogni fisico. E se si ha una disabilità, come insegnano, tra gli altri, Bebe Vio, Alex Zanardi, Assunta Legnante, Carlotta Gilli e Martina Caironi, lo sport si lega a valori davvero importanti.
Ecco perché l’attività di FreeMoving, associazione sportiva dilettantistica monzese nata nel 2016 con l’obiettivo di rendere lo sport uno strumento di realizzazione, autonomia, inclusione, un ponte tra persone con e senza disabilità, si spinge ben oltre l’allenarsi e il conquistare vittorie o buoni piazzamenti nelle gare.
IL MESSAGGIO
Chi entra nel mondo di FreeMoving, frutto della volontà e della visione lungimirante di Luca Aronica e di sua moglie, Antonella Inga, due persone con disabilità visiva, infatti, svolge un’opera di promozione sociale. Che, però, ha più bisogno ormai di più gambe, braccia e occhi per poter camminare e lasciare un segno positivo.

“Siamo alla ricerca di volontari per il ruolo di guide dei nostri atleti non vedenti e ipovedenti che praticano sport a livello agonistico e amatoriale – spiega ad MBNews Luca Aronica, segretario e fondatore di FreeMoving, ma anche un atleta che pratica la corsa a livello agonistico – abbiamo atleti a livello nazionale e le loro guide prendono parte a trasferte emozionanti del circuito italiano indoor e outdoor, così come ad appuntamenti internazionali“.
L’INTERVISTA
Luca, FreeMoving nei quasi 8 anni dalla sua fondazione ne ha fatta di strada per una reale affermazione del diritto alle pari opportunità delle persone con disabilità. A che punto siete?
Siamo una realtà in continua crescita a livello di tesserati e di iniziative che organizziamo. Basti pensare che quando abbiamo iniziato avevamo 3 iscritti alla scuola di atletica, ora sono 16. Lo scorso anno l’associazione ha avuto 79 tesserati, 18 atleti-guida, 14 collaboratori sportivi e 13 volontari. Dal 2016 in poi è stato un susseguirsi di scoperte e di cose nuove che abbiamo avviato.
Raccontacene alcune. Non c’è soltanto lo sport, giusto?
Lo sport è il nostro punto di partenza e resta l’attività principale. L’atletica leggera è la disciplina di punta, ma svolgiamo a livello agonistico anche judo e nuoto. Ci sono poi una serie di corsi, tra i quali informatica e braille, progetti, come le cene al buio e il turismo accessibile, oltre alle iniziative, come “In Yuor Shoes”, dedicati alle scuole attraverso i percorsi Pcto (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) e alle aziende.

GLI ATLETI-GUIDA
Per fare tutto questo FreeMoving è alla ricerca di altri atleti-guida volontari. Chi sono i candidati ideali?
Giovani, sportivi, con la voglia di divertirsi, fare nuove esperienze e conoscere nuovi amici. L’atleta-guida, adeguatamente formato e allenato dai preparatori FreeMoving, è una figura importante che permette a chi ha una disabilità visiva di avvicinarsi allo sport e di poterlo fare anche in maniera professionistica. Inoltre quanti preferiscono un’attività meno intensa possono mettersi alla prova come guida per chi pratica gli sporti amatoriali.
Luca, spiegaci meglio. Nel concreto cosa fa un atleta guida nella vostra associazione?
Segue lo sportivo non vedente durante gli allenamenti, aiutandolo a evitare gli ostacoli e rendere i movimenti fluidi. Ad esempio la guida è indispensabile nell’atletica, in particolare nella corsa, accompagna in pista durante le gare, negli allenamenti e nelle prove. Nei salti assiste l’atleta a bordo pedana. Nello sci la guida segue la persona non vedente lungo la pista. Nella canoa scorre sull’acqua affiancandola in un’altra imbarcazione o insieme, nella canoa a due posti.

L’APPELLO
Che rapporto si instaura tra atleta e guida?
La collaborazione tra loro due è strettissima e necessita di un livello di grande sintonia. Si tratta di una collaborazione che può portare grandi soddisfazioni a entrambi. L’adrenalina della gara è forte e comune, ogni risultato è condiviso.
Per concludere, Luca, rivolgiti direttamente ai lettori di MBNews. Qualcuno di loro, incuriosito da questa intervista, potrebbe essere interessato a diventare un atleta-guida volontario di FreeMoving.
Nel 2023 14 persone con disabilità visiva si sono sperimentate nell’atletica leggera. Un obiettivo raggiunto grazie a 16 guide-volontarie. Ma si può fare di più e per farlo servono più guide. Chiunque può entrare a far parte della nostra squadra. L’impegno può essere anche soltanto di un allenamento a settimana, per l’atletica il sabato dalle 15 alle 16.30 nella sede della Forti e Liberi a Monza. Chi vuole maggiore informazioni può contattarmi al 349.1442522.