No Pedemontana: “La Brianza supererà ogni record in consumo di suolo”

All’incontro organizzato a Desio da Legambiente e comitato No Pedemontana si è parlato dell’impatto della nuova autostrada sul territorio. Paolo Conte consigliere del parco GruBria ha sottolineato che in città sarà cancellato un milione di metri quadri di parco.
La Brianza è già oggi maglia nera per il consumo di suolo, secondo i dati Ispra. Lo diventerà ancora di più con l’arrivo di Pedemontana. Il tema è stato affrontato nel corso della serata dal titolo “Difendere la terra”, che si è tenuta lunedì sera a Desio, presso il circolo culturale Pro Desio, per iniziativa della sezione cittadina di Legambiente e del comitato No Pedemontana. Buona la partecipazione di cittadini.
“Nell’epoca in cui accelera vertiginosamente il consumo di suolo in Lombardia, Pedemontana minaccia aree agricole, parchi e connessioni ecologiche in tutta la Brianza” hanno spiegato gli organizzatori dell’evento, a cui sono intervenuti Paolo Conte in qualità di consigliere del Parco GruBria, Domenico Finiguerra sindaco di Cassinetta Lugagnano (in collegamento) e Angela Marcella presidente dell’assemblea consortile del P.a.n.e (Parco Agricolo Nord Est) e assessora all’ambiente di Bernareggio.

A Desio Pedemontana occuperà un milione di metri quadrati del Parco GruBria
“In Brianza il consumo di suolo oggi è al 40%, secondo l’ultimo rapporto Ispra. Lissone ha addirittura il 71% di suolo urbanizzato. Con Pedemontana, verrà superato un altro triste record” ha sottolineato Paolo Conte. Il parco GruBria, che si estende tra le provincie di Milano e Monza su una superficie totale di 20 milioni di metri quadrati, sarà attraversato dalla nuova autostrada. “Il corridoio ecologico primario si disintegrerebbe. Pedemontana si conferma devastante dal punto di vista ambientale e anche un’opera inutile” ha affermato Conte, mostrando anche i dati: a Desio il parco si estende su una superficie di quasi 6 milioni di metri quadrati. Pedemontana occuperà un milione di metri quadri di questa superficie verde. “Desio – ha spiegato Conte – è il comune col maggior numero di metri quadrati di parco in assoluto. Purtroppo, Pedemontana toglierà un milione di metri quadri di verde dal parco, senza contare lo spazio occupato da strade di arroccamento e svincoli. Questo aspetto impedisce gli investimenti nel parco nella zona che sarà attraversata dall’autostrada, perché c’è questa spada di Damocle che incombe. Finora gli investimenti sono stati fatti solo nella zona sud di Desio e non nella zona nord, dove passerà Pedemontana. L’ impatto sarà fortissimo”.
“Chiedo che la politica si faccia carico di trasformare il Plis GruBria in parco regionale, facendone ente autonomo o aggregandolo come ampliamento di un parco regionale già esistente, come per esempio il parco regionale Nord Milano. Questo contribuirebbe ad aumentare il livello di tutela delle aree”.
L’impatto dei cantieri
Le conseguenze si faranno sentire anche con i cantieri. “I terreni saranno devastati dai depositi, i parcheggi per i mezzi, le strade di cantiere – ha sottolineato Conte – Pedemontana è un’opera enorme che avrà ripercussioni sul traffico locale inimmaginabile. Oggi, quando piove, a Desio i due sottopassi della stazione sono bloccati e il traffico è paralizzato. Immaginate che cosa potrà accadere con i cantieri fissi”.
L’importanza di stili di vita sostenibili
Durante la serata si è parlato anche di stili di vita sostenibili. “Oggi bisogna riflettere su come togliere le auto dalle strade e non su come aggiungere strade”. La mobilità dolce, è stato sottolineato, rappresenta il futuro. “Chiediamoci se i nostri spostamenti sono necessari o no. Il Covid ha dimostrato come per buona parte delle persone, per esempio, sia possibile lavorare da casa” ha affermato Conte.
Stop al consumo di suolo
Domenico Finiguerra ha parlato della sua esperienza di sindaco: anni fa è riuscito a realizzare un Pgt a zero consumo di suolo. “Allora venivamo considerati ambientalisti integralisti. Oggi anche la Regione riflette sul consumo di suolo, ma di fatto il consumo aumenta. C’è qualcosa che non va”. Finiguerra è stato promotore e cofondatore del movimento Stop al Consumo di Territorio e del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggi e ha portato avanti diverse proposte di legge su questo tema. “Tutti ne elogiano la bontà, ma la legge non è ancora stata approvata”. Resta comunque ottimista: “Siamo in un’epoca di transizione: questo modello di sviluppo sfrenato sta per finire, è il momento in cui bisogna resistere di più perché prima o poi ci sarà la svolta”.
Davide Biggi ha ricordato le iniziative del Comitato No Pedemontana: “Continuiamo a monitorare la situazione”.