Pedemontana potrebbe congelare la rotonda anti-code di Arcore

Si teme l’impatto della cantierizzazione di Pedemontana sulla viabilità locale. Opere pubbliche in stand by e un pool di tecnici per gestire emergenze di traffico.
I cantieri di Pedemontana potrebbero congelare la rotonda anti-code tra via Roma e via Casati ad Arcore. Sebbene il manufatto sia atteso (e già finanziato) da un paio d’anni. Secondo le recenti dichiarazioni dell’assessore alla partita di ArcoreLorenzo Belotti i lavori dovevano partire in questa stagione, ma ora a minacciare l’opera di interesse arcorese sono le imprevedibili ricadute viabilistiche dei cantieri dell’autostrada che, secondo il sindaco Maurizio Bono, potrebbero sommare disagi a disagi in caso di contemporaneità con quello della rotonda di via Roma. Il manufatto sul quale ha dirottato 500mila euro Regione Lombardia, insomma, potrebbe fermarsi ancora prima di partire e slittare nel cronoprogramma di un tempo non definito.
IL SINDACO BONO SUI CANTIERI DI PEDEMONTANA
A spiegare l’incidenza dei lavori di Pedemontana sul traffico locale è il sindaco Maurizio Bono: “Con la prospettiva dei cantieri della Tratta C – ha spiegato – stiamo facendo un grosso lavoro di analisi coordinato tra Comuni, Provincia e Pim, al quale abbiamo dato incarico di eseguire uno studio sui flussi e sulle possibili ricadute”. In questo quadro, dice il primo cittadino, i territori non possono pensare di gestire la viabilità interna in modo completamente autonomo perchè spostare uno spillo ad Arcore potrebbe avere ricadute pesanti su altri comuni e viceversa. La viabilità legata ai cantieri di Pedemontana è un tema che sta preoccupando molto istituzioni e comitati, come ha segnalato anche una delegazione civica ambientalista ricevuta dal sindaco Maurizio Bono qualche giorno fa. Le istituzioni si stanno muovendo: “abbiamo chiesto a Pedemontana la costituzione di un pool di tecnici che lavorino a stretto contatto con gli uffici tecnici e le polizie locali dei Comuni. I tavoli su questo tema sono già in corso, con il supporto della Provincia di Monza e Brianza, e quando avremo gli studi del Pim sul traffico di cantiere potremo valutare strategie viabilistiche a contrasto dei disagi”. Il pool di cui parla Bono dovrebbe assistere i comuni nell’ordinaria gestione, “ma soprattutto in caso di emergenze che possano derivare sulla viabilità locale dai più disparati fattori”.