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Pedemontana: a Ornago incontro pubblico per parlare della Tratta D breve

26 marzo 2024 | 07:03
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Pedemontana: a Ornago incontro pubblico per parlare della Tratta D breve

Parteciperanno il direttore di Cia Centro Lombardia, Paola Santeramo e gli europarlamentari Brando Benifei (capodelegazione Pd) e Maria Angela Danzì (Movimento 5 Stelle), che in prima persona si sono esposti in Europa per fermare il progetto.

Questa sera 26 marzo, presso il Comune di Ornago, si terrà dalle 20.30 un incontro pubblico per parlare di Pedemontana e delle ultime novità in tema di Tratta D breve, alla quale parteciperà anche il Direttore di Cia Centro Lombardia, Paola Santeramo, oltre, tra gli altri, gli europarlamentari Brando Benifei (capodelegazione Pd) e Maria Angela Danzì (Movimento 5 Stelle), che in prima persona si sono esposti in Europa per fermare il progetto.

Ospiti del sindaco di Ornago Daniele Siccardi, presenti i primi cittadini dei comuni del Vimercatese coinvolti dal progetto (Vimercate, Bellusco, Sulbiate, Mezzago Cornate D’Adda, Bernareggio, Aicurzio), mentre al tavolo dei relatori interverranno, oltre ai già citati Santeramo, Benifei e Danzì,  Manuela Meloni (Comitato Derma ecomostro D breve), Eleonora Evi (parlamentare, Alleanza Verdi e Sinistra), Caterina Avanza (consigliere politico parlamento europeo, Azione), Michela Palestra (consigliera regionale, Patto Civico), Silvano Brambilla (presidente Parco P.A.N.E), Alfonso Scarano (vicepresidente Cerste) e Sonia Rosa (Associazione Donne in campo).

L’incontro servirà per conoscere gli ultimi aggiornamenti inerenti un progetto che ancora oggi risulta essere inspiegabile, considerati i temi di viabilità e necessità di una nuova arteria autostradale, oltre ai danni alle aziende agricole e all’ambiente che questa opera provocherà.

Il Direttore di Cia Centro Lombardia Paola Santeramo illustrerà infatti la situazione circa gli espropri dei terreni agricoli legati al progetto della tratta D breve e i danni ambientali che l’opera provocherà in termini di riduzione ed impoverimento del suolo, dell’inquinamento di aria e acqua, della perdita di fauna, dei danni economici alla filiera agroalimentare regionale e nazionale.