Pedemontana: l’incertezza che avanza

5 marzo 2024 | 16:35
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Pedemontana: l’incertezza che avanza

Cantieri di Tratta C e B2 attesi per giugno. Comitati e associazioni hanno incontrato il sindaco di Arcore per parlare di compensazioni e viabilità della fase di cantiere.

La valanga di timori delle associazioni ambientaliste e dei comitati No Pedemontana si è srotolata sulla scrivania del sindaco di Arcore Maurizio Bono che nei giorni scorsi ha incontrato una delegazione confrontandosi sui nodi più critici. Al tavolo Filippo Sala, Marco Monguzzi, Luca Monguzzi, Roberto Sala, Massimo Stucchi e Isabella Sangalli per le associazioni ed i comitati;  il sindaco Maurizio Bono e gli assessori Lorenzo Belotti, Serenella Corbetta e Luca Travascio per l’Amministrazione Comunale. Sotto esame c’è la fase di cantierizzazione che, sulla carta, dovrebbe partire nel mese di giugno. Sebbene i comitati civici contro Pedemontana restino dell’idea che l’autostrada non debba essere realizzata, l’arrivo delle ruspe per la Tratta C pare ormai inevitabile. Da qui la decisione di focalizzare la propria azione sulle opere di compensazione e soprattutto sulle criticità dei cantieri in arrivo. L’impatto su viabilità locale (ad Arcore come altrove) e sulla stessa qualità della vita, potrebbe essere pesantissimo. E, su questo punto, il sindaco Bono condivide il timore, tanto più che si troverebbe a doverlo gestire in prima persona.

COMPENSAZIONI DI PEDEMONTANA

“In materia di compensazioni permangono punti essenziali ancora non chiariti da APL, e questo vale sia per noi che per l’Amministrazione -spiega l’arcorese Roberto Sala, impegnato da anni nella lotta all’autostrada – Le risorse economiche a disposizione di Arcore a tale titolo, ammontano a 1.600.000 euro, ma non è chiaro a quali opere siano riferibili in maniera precisa, anche perché parte degli interventi avverranno non su Arcore, ma su Comuni confinanti o ancora a beneficio dei Comuni limitrofi, seppur realizzati in territorio arcorese”. La cifra citata da Sala è quella messa a disposizione da Pedemontana per le compensazioni che dovrà essere meglio destinata dal Comune, una volta chiarito quali opere Pedemontana esegua direttamente. Potrebbe aumentare se lo svincolo di Usmate venisse ridisegnato in piccolo. Proprio Bono ha spiegato: “Apl ci ha già garantito che eseguirà parte di due ciclabili la cui necessità è stata da noi segnalata, ovvero quella di collegamento tra Arcore e Usmate e quella tra Camparada e Arcore, in sede di sottopasso. In questi casi l’opera non avrà costi per noi perchè i terreni sono già stati espropriati da Pedemontana”. Questi gli accordi di base, ma in entrambi i casi restano fuori tratti ciclopedonali aggiuntivi che Apl ha rifiutato di eseguire finché il Comune non provvederà a diventarne proprietario (tramite degli espropri).

Ancora Sala, facendo riferimento agli atti: “I progetti di compensazione arcoresi risalgono al progetto di autostrada Pedemontana del 2009 e oggi, all’atto della stesura del progetto esecutivo, non appare più certa la loro consistenza. Il PL 27 (PL sta per progetto locale) consiste nel recupero di due percorsi forestali che consentono il collegamento ad anello tra Bernate, il Masciocco e Cascina Dosso e da qui alla montagnola del Mongorio, una collina artificiale. La rete consentirebbe, a partire dalla Greenway, una percorribilità nord sud di uno dei paesaggi più suggestivi della Brianza. Al momento non è chiaro se questo progetto verrà finanziato da Pedemontana, quali i costi previsti e quali i tempi di realizzazione”.

L’altro intervento, cosiddetto PL28, si concentra sull’ex-Parco della Cavallera, con filari e siepi, riqualificazione di percorsi campestri esistenti e rimboschimenti in parte a contatto con l’infrastruttura, “Anche in questo caso non è stata del tutto chiarita la modalità di realizzazione, i costi connessi ed i tempi previsti, a chi toccherà far che cosa e con quanti soldi”.
In queste nebbie, i comitati annunciano comunque un impegno senza riserve per ottenere la maggiori tutele possibili sul territorio.

LA VIABILITA’ DURANTE I CANTIERI DI PEDEMONTANA

I comitati si dicono preoccupati soprattutto per la viabilità. “Nel progetto esecutivo sono previste gigantesche aree di deposito terra ed aree tecniche a Biassono, Lesmo, Arcore ed Usmate. Sono precisati i numeri dei mezzi pesanti in movimento su tracciati riservati oppure su viabilità ordinaria per i prossimi tre anni, si tratta di migliaia di mezzi all’anno e l’impatto in termini di inquinamento e traffico è facilmente prevedibile”.

LE MODIFICHE PREVISTE, LA TANGENZIALINA E IL CASO DALMINE

In particolare, tra Lesmo ed Arcore si prevede lo spostamento temporaneo di tre tratti stradali, uno in Lesmo interessante la provinciale che da Lesmo porta a Vimercate, uno relativo a viale Brianza ad Arcore, cioè il collegamento tra Arcore e Camparada che passa per i boschi, e un terzo, al confine tra Arcore ed Usmate che interesserà la zona della rotonda appena costruita (verrà comunque conservata) e che servirà per gli svincoli contemplati per Arcore, Usmate e Vimercate. A descrivere il quadro sono appunto gli ambientalisti. Tema in stretta connessione è quello della cosiddetta Tangenzialina, opera connessa che Pedemontana sembra sia disposta a realizzare subito, come supporto alla viabilità di cantiere. Lo conferma il sindaco Maurizio Bono che spiega: “questa settimana incontrerò Pedemontana proprio per parlare di questo. Ci vedremo nella sede della Dalmine (azienda di via Grandi, ndr) perché è quello il tratto in cui avremo l’impatto maggiore, con il parcheggio dello stabilimento che potrebbe quasi scomparire”. Ad Arcore potrebbe essere quello, il primo passo che il gigante Pedemontana coi suoi cantieri muoverà sul territorio di Arcore. I comitati ambientalisti si dicono scettici sulla morfologia dell’opera che  “verrà costruita in rilevato ad altezze differenti a seconda dei tratti (il che desta più di una perplessità). Questa scelta è dettata dalla decisione di APL di reimpiegare qui la terra estratta nella realizzazione delle gallerie a monte del tracciato”. Una scelta che ad Arcore garantisce l’esecuzione tempestiva della Tangenzialina e ad Apl un bel risparmio nei costi della movimentazione delle terre.

IL BUCO NERO TEMPORALE TRA LA TRATTA c E LA TRATTA D

Tra i temi su cui i comitati richiamano insistentemente l’attenzione negli ultimi tempi c’è quello del buco nero che potrebbe crearsi nel triennio (stando al cronoprogramma di Pedemontana) che passerà tra la realizzazione della tratta C e quella dellaTratta D (o D Breve) per cui l’iter è ancora alle battute iniziali. In questo lasso di tempo, i veicoli in marcia sulla nuova Pedemontana non potranno fare altro che prendere l’ultima uscita e riversarsi tra Arcore e Usmate.

Tanti i nodi aperti e grandi i timori per le conseguenze che Pedemontana avrà sul territorio: una questione molto più complessa e articolata del “solo”, si fa per dire, problema ambientale. Nel frattempo sia le forze civiche e ambientaliste che il sindaco Bono si sono detti soddisfatti del proficuo incontro