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Il comunicato del Governo su Pedemontana semina il caos nel Vimercatese

25 marzo 2024 | 18:25
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Il comunicato del Governo su Pedemontana semina il caos nel Vimercatese
L'incontro dei sindaci del Vimercatese a Roma, lo scorso ottobre.

Corsa alle interpretazioni per capire se sia la pietra tombale sul Vimercatese. Intanto il Piano economico finanziario dell’autostrada passa al costo di 4 miliardi 600 milioni.

Il Cipess ha approvato il Piano economico finanziario 2024-2028 di Pedemontana Lombarda Spa.  La delibera del 21 marzo del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile è ancora circondata da grande incertezza e  gli stessi Comuni del Vimercatese sono alle prese con ipotesi interpretative. Il nodo da sciogliere è questo: l’approvazione del Pef di Pedemontana è l’ultimo atto della conferenza di servizi romana o è un passaggio intermedio meno decisivo? Nel primo caso questo atto assumerebbe il carattere di una pietra tombale sulla speranza dei territori del Vimercatese di vedere prese in considerazione le proprie osservazioni contro l’arrivo della Tratta D Breve. Una tratta che, hanno già dettagliatamente argomentato i Comuni, provocherebbe uno scempio ambientale senza la garanzia di un vantaggio viabilistico. E non si tratta di opinioni, ma dell’esito di uno studio qualificato del Pim, commissionato dalla Provincia di Monza che bolla la D Breve come la soluzione meno efficace rispetto alla gestione dei flussi di traffico.

IL CIPESS HA APPROVATO IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO DI PEDEMONTANA

Il Piano economico finanziario di Pedemontana sul quale il Cipess ha espresso parere favorevole è un aggiornamento con costi al rialzo del precedente documento. Costi che, a questo punto, sono arrivati a circa 4 miliardi e 600 milioni di euro. Nel comunicato stampa del Governo, ripreso brevemente da Il Sole 24 Ore, il riferimento alla D Breve è esplicito: “Sempre in materia di infrastrutture, il CIPESS ha espresso parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni, in ordine alla proposta di revisione del Piano Economico Finanziario (PEF) e relativo schema di quarto atto aggiuntivo, relativamente alla Convenzione unica di concessione tra Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. per il periodo regolatorio 2024-2028, che prevede un costo complessivo dell’opera di circa 4,6 miliardi di euro, la realizzazione di una tratta D con un tracciato di lunghezza ridotta a 8,9 km e la conclusione dei lavori al 31 dicembre 2031″.

IL SINDACO DI VIMERCATE

Ora si cerca di capire appunto se l’approvazione del Pef di Pedemontana sia l’atto finale dell’iter che si svolge a Roma oppure un passaggio generale ancora lontano da un parere di merito sulla D Breve. “Siamo nel campo delle interpretazioni – ha spiegato il sindaco di Vimercate Francesco Cereda – e per capire meglio le implicazioni di questo breve comunicato stiamo provando a comunicare con i nostri contatti a Roma. Per il momento ci sembra improbabile che si tratti dell’approvazione definitiva della Tratta D. Ci risulta infatti che l’iter sulle verifiche d’impatto ambientale sia ancora fermo al Ministero dell’Ambiente e senza quel passaggio non sarebbe possibile il via libera sulla D Breve. Tuttavia ripeto: siamo nel campo delle interpretazioni e nelle prossime ore potremmo sapere qualcosa di più”.

LE CRITICITA’ DELLA D BREVE DI PEDEMONTANA

sindaci vimercatese contro tratta d pedemontana

Sulla D Breve di Pedemontana, le criticità evidenziate dai Comuni, assistiti dai legali e tecnici, sono già state raggruppate in una faldone trasmesso alle autorità competenti. Ma anche illustrate a Romada una delegazione di cui fece parte Cereda, oltre a Simone Sironi, sindaco di Agrate. Tra i tanti temi sollevati: i costi finanziari che la Stessa Corte dei Conti ha stigmatizzato, l’impatto ambientale sul Vimercatese, la debolezza delle prospettive in quanto a fluidificazione del traffico Est- Ovest, ma anche dubbi sulle procedure. La D Breve, si contesta, non si presenta come una variante della Tratta D originaria, in quanto non risponde all’obiettivo primario dell’intera opera: la connessione fino a Dalmine. Se questa accezione venisse confermata, sulla carta l’approvazione della D Breve andrebbe trattata come un nuovo progetto e non come una semplice variante.