Festa Ramadan all’oratorio a Renate: anche i giovani della Lega protestano

29 marzo 2024 | 11:24
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Festa Ramadan all’oratorio a Renate: anche i giovani della Lega protestano

Francesca Villa coordinatrice provinciale Lega Giovani: “oratori simbolo di cristianità, non dovrebbero essere snaturati o regalati a chi professa una religione diversa”.

Non si placa la polemica nata in seguito alla decisione dell’oratorio di Renate di concedere la struttura per la festa del Ramadan. A più riprese la Lega ha espresso il suo disaccordo e ieri, 28 marzo, si  è unita al coro leghista anche la voce dei giovani del partito. “La decisione del parroco di Renate di concedere gli spazi dell’oratorio per festeggiare il Ramadan è assurda – si legge in un comunicato di Francesca Villa coordinatrice provinciale della Lega Giovani della Provincia di Monza e Brianza – e va contro i principi basilari che contraddistinguono questi centri di aggregazione giovanile dediti alla trasmissione dei valori della religione cristiano cattolica. Sarebbe come celebrare la Pasqua e il Natale in una moschea e credo che questo non avvenga in nessuna parte del mondo”.

francesca villa giovani lega provinciale

RAMADAN ALL’ORATORIO: “NON SONO LUOGHI PRIVATI DI CUI DISPORRE A PIACIMENTO”

Rispetto alla questione di fondo dell’indipendenza di una comunità pastorale nel gestire i suoi luoghi privati, Villa contesta: “Gli oratori non sono degli spazi privati da concedere a piacimento ma sono luoghi simbolo della nostra cultura cristiana e non dovrebbero essere snaturati o, peggio, regalati a chi professa una religione diversa. Questo senza dimenticare la chiusura della scuola a Pioltello per il Ramadan: se fosse veramente integrazione bisognerebbe chiudere in occasione di tutte le feste di tutte le religioni professate in Italia o, diversamente, tenere le scuole aperte a Natale e a Pasquetta per permettere ai non cristiani di seguire le lezioni”.  Il comunicato stampa dei giovani del Carroccio provinciale si chiude con dichiarazioni dure: “Purtroppo, i fatti di questi giorni dimostrano solo la becera imposizione di pochi personaggi che per fare notizia e andare contro il buonsenso creano precedenti preoccupanti che palesano la totale svendita di simboli e valori cristiani per battaglie politiche e qualche giorno di notorietà”.