Rapina in banca, addetta alle pulizie manda in fumo il piano della banda del buco

12 marzo 2024 | 08:40
Share0
Rapina in banca, addetta alle pulizie manda in fumo il piano della banda del buco
Il buco nel muro della banca

In trasferta da Palermo per svaligiare una banca con la tecnica del buco. In manette sei rapinatori italiani

In trasferta da Palermo per svaligiare una banca con la tecnica del buco. In manette sei rapinatori italiani, di età compresa tra i 32 e i 61 anni, sorpresi in flagranza dalla Polizia di Stato in via Martiri della Libertà a Melzo (MI). Un colpo che avrebbe fruttato 300mila euro, sventato ieri, 11 marzo, alle prime luci del mattino. Il gruppo era giunto dalla Sicilia trovando appoggio presso un “basista”. Avevano puntato gli occhi sulla filiale della Banca del Credito Cooperativo di Milano.

rapina banca melzo tecnica buco

LA TECNICA DEL BUCO

Il servizio di appostamento dei poliziotti della Squadra Mobile ha consentito non solo di arrestare cogliendoli sul fatto gli autori della tentata rapina ma, anche, di ricostruire in modo puntuale il loro modus operandi.
Quattro degli indagati hanno fatto accesso tramite il piano interrato dell’edificio della banca, dove sono presenti i parcheggi per i dipendenti, hanno forzato una delle porte antipanico e, da lì, sono risaliti fino al piano terra dove si trova l’ingresso principale della banca. Nelle immediate vicinanze vi è una intercapedine delimitata da una porta: da qui hanno proceduto, utilizzando con perizia diversi strumenti di ferramenta, ad effettuare una foratura del muro che li conducesse all’interno dell’istituto bancario.

rapina banca melzo tecnica buco

IL PIANO: DIPENDENTI LEGATI CON FASCETTE DA ELETTRICISTA

Il loro piano era di attendere che qualcuno dei dipendenti arrivasse per poi sfondare definitivamente il muro separatorio e accedere all’interno degli uffici senza rischiare di far scattare l’allarme. Come testimoniato dalle fascette in plastica trovate in loro possesso, avrebbero poi proceduto a immobilizzare i dipendenti per attendere, in tutta calma, l’apertura delle casse temporizzate.
Il piano, semplice e collaudato, è stato disturbato, tuttavia, dall’arrivo di una donna addetta alle pulizie dell’edificio che si è recata verso l’intercapedine dove è presente il pulsante di sblocco delle porte esterne e, una volta aperta la porta, si è trovata davanti a quattro uomini con il volto coperto. Stupiti da questo imprevisto, compreso che non potevano immobilizzare la donna nell’androne, i rapinatori sono immediatamente fuggiti minacciando la donna di non chiamare nessuno. Ad attenderli fuori, però, c’erano i poliziotti della Squadra Mobile che hanno bloccato anche il loro autista che li stava attendendo a bordo di una autovettura rubata e con targa clonata.
Poco più in là, ai confini del comune di Melzo, vi era ad attenderli il basista che, per quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, avrebbe dovuto fare da staffetta all’auto dei rapinatori. Anche lui è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile poco dopo l’arresto dei suoi complici.