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Abusi edilizi a Brugherio: la coop edilizia sanzionata ritira la richiesta di sospensiva, acquirenti in ansia

11 aprile 2024 | 19:27
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Abusi edilizi a Brugherio: la coop edilizia sanzionata ritira la richiesta di sospensiva, acquirenti in ansia
Il cantiere sanzionato in via Volturno.

Il provvedimento sanzionatorio era scattato dopo un sopralluogo sulla palazzina della Cooperativa di Abitanti XXV Aprile di carabinieri, polizia locale e tecnici.

Dopo i verbali per abusi edilizi emessi dal Comune, l’odissea continua per i cittadini che hanno acquistato gli alloggi di edilizia convenzionata in via Volturno 41, dalla Cooperativa di Abitanti XXV Aprile la Casa del Popolo. Nei confronti del costruttore (ma anche del progettista e direttore lavori) era stato emesso un provvedimento sanzionatorio dell’ente pubblico che evidenziava una serie di difformità sul cantiere, oggetto il 26 marzo di un sopralluogo di Procura, carabinieri e Polizia locale. La coop edilizia lo ha contestato e ha presentato al Tar una richiesta cautelare di sospensiva. Ma dopo l’udienza, la stessa cooperativa pare avere rinunciato a sospendere il procedimento sanzionatorio a suo carico: ha deciso infatti di ritirare la richiesta di sospensiva. E’ una doccia fredda per gli acquirenti degli alloggi. I rogiti risalgono alla fine del 2023 ma l’abitabilità è vincolata alla realizzazione di alcune opere di urbanizzazione primaria non ancora completate. E questo passo indietro della coop edilizia, le cui ragioni sono ancora da chiarire, congela le speranze degli acquirenti di vedere risolta rapidamente la questione. La sentenza nel merito è prevista per fine giugno.

SE IL TRIBUNALE CONFERMA GLI ABUSI EDILIZI A BRUGHERIO

Una conferma del tribunale sul procedimento sanzionatorio per abusi edilizi emesso dal Comune di Brugherio implicherebbe per la coop una serie di ripristini di non semplice esecuzione. Il verbale del Comune contestava un lungo elenco difformità edilizie tra i lavori eseguiti e quanto invece “asseverato dalla Parte proponente nella documentazione depositata agli atti comunali”. In alcuni casi tali modifiche avrebbero riguardato la variazione dell’altezza dei sottotetti, in altri avrebbero interessato recinzioni non autorizzate, in un altro si parla di botole di accesso alla copertura che differiscono per numero e tipologia rispetto al progetto depositato. E poi ci sono opere di urbanizzazione, come il parcheggio, ancora incomplete. Di facile intuizione la complessità di eseguire su alloggi già venduti e consegnati le prescrizioni dell’ufficio comunale competente: “rimozione degli abusi” e “ripristino dello stato di legittimità”. Un problema da non dormirci la notte per chi ha investito i suoi risparmi o chiesto mutui per realizzare il sogno di una casa di proprietà.