La storia

Da Biassono al Fuorisalone 2024, la Flexstyle porta i divani nel futuro!

L'azienda, associata ad Apa Confartigianato Imprese, è presente alla Design Week con uno showroom in via Sant'Antonio a Milano. L'obiettivo, puntando sul Made in Brianza, è rafforzarsi sui mercati esteri.


Si fa presto a dire “Made in Italy” o, meglio ancora, se si parla di legno e arredo, “Made in Brianza”. Come spesso capita in questi casi, però, sotto l’ombrello di espressioni che rappresentano una categoria molto ampia e variegata, c’è la realtà di tante, singole, aziende in grado di custodire un patrimonio unico di competenze tecniche e professionalità.

Così mentre si sta svolgendo fino al 21 aprile alla Fiera di Rho il Salone del Mobile, dove per la sessantaduesima edizione ci sono quasi 2mila espositori provenienti da 35 Paesi, noi di MBNews siamo andati a scoprire Flexstyle.

IL MADE IN BRIANZA

L’azienda di Biassono, specializzata in divani e sedute, partecipa con uno show-room in via Sant’Antonio, 2 a Milano al Fuorisalone, appuntamento diffuso della Design Week aperto a tutti, dagli addetti ai lavori agli studenti, dagli appassionati ai semplici passanti.

Tra tradizione e innovazione, tra il sapere antico di una manualità artigianale e la spinta verso la sostenibilità, la Flexstyle, associata ad Apa Confartigianato Imprese Milano Monza e Brianza, con la quale ha organizzato il 15 aprile una serata speciale dedicata al racconto di una produzione quasi interamente “Made in Brianza”, guarda al futuro con determinazione.

“Negli ultimi dieci anni abbiamo rafforzato la nostra rete commerciale in Italia – spiega Marco Alfano, alla guida, insieme alla sorella, dell’azienda di Biassono fondata dal padre nel 1988 – ora vogliamo aprirci sempre di più all’estero, dove vogliamo essere presenti con maggiore continuità, anche perché l’artigianalità del legno-arredo Made in Italy è molto ricercata”.

L’INTERVISTA

Marco Alfano, quest’anno Flexstyle è per la prima volta al Fuorisalone, ma la storia della vostra azienda è lunga ormai quasi 40 anni. Come ha avuto inizio?

Mio padre insieme ai suoi fratelli è salito in Brianza dalla Basilicata quando aveva 13 anni. Dopo aver lavorato nell’ambito delle tappezzerie, ha incominciato l’attività di falegnameria. Poi ha deciso di allargare la produzione di strutture in legno e si è dedicato anche alle cuscinature. Da lì, con il passare del tempo, la nostra azienda si è specializzata in imbottiti di varia natura, dai divani alle poltrone, dai letti ai trasformabili fino ai complementi.

Flexstyle nel suo percorso di crescita unisce da sempre artigianalità ed innovazione. A che punto ritenete di essere arrivati?

I nostri prodotti sono seguiti approfonditamente in tutte le varie fasi di sviluppo, attraverso un controllo attento della qualità dei materiali, per garantirne l’integrità, la cura dei particolari e il rispetto dell’ambiente. Con queste basi siamo anche in grado di offrire un servizio post vendita eterno, che eventualmente riesce ad intervenire solo sulle parti del prodotto che non mantengono gli elevati standard di qualità con cui sono state realizzate.

GLI OBIETTIVI

Il Fuorisalone 2024 vi vede presenti con un ampio showroom in via Sant’Antonio a Milano, non lontano dal Duomo. Quale risultati sperate di raggiungere?

Abbiamo inaugurato il nostro showroom il 15 aprile, il giorno in cui si festeggia il Made in Italy e lo terremo aperto fino a fine maggio, quindi ben oltre la Design Week. Si tratta di uno spazio di 130 metri quadrati nel quale mettiamo in mostra la varietà dei nostri prodotti, che sono tutti accomunati da una raffinata ricerca del comfort e della qualità. Vogliamo allargare i nostri orizzonti e proporci sia a clienti esteri sia agli italiani che, in occasione del Salone del Mobile, sono venuti a Milano da lontano.

La Design Week , insomma, potrebbe essere un’ulteriore rampa di lancio per Flexstyle. Cosa vede Marco Alfano nel futuro della sua azienda?

Siamo una realtà in crescita, che attualmente ha una ventina di lavoratori e produce circa 400 pezzi al mese. Ci capitano, però, anche importanti commesse extra, come è stato nel 2014 per le Olimpiadi invernali di Sochi in Russia.

Abbiamo una buona fetta di mercato nel comparto alberghiero e residenziale, dove ad esempio è molto richiesta Picked, la nostra poltrona ignifuga concepita con tecnologia all’avanguardia. Stiamo investendo per avere una presenza e una distribuzione più continua sul mercato estero. Puntiamo prima di tutto all’Europa per questioni di vicinanza, ma poi anche a mercati emergenti in Africa, Cina e America dove il Made in Italy è molto apprezzato.

PROSPETTIVE

Uno dei temi più sentiti dal sistema Apa Confartigianato Imprese è quello della formazione dei giovani per contrastare la carenza di competenze adeguate. Dal vostro osservatorio qual è la situazione?

Recentemente abbiamo inserito due nuove risorse per il taglio dei tessuti, ma stiamo ancora cercando personale perché, pur avendo tanti macchinari che ci danno una mano nelle varie fasi della produzione, è il lavoro manuale che ci caratterizza. Non è facile, però, trovare giovani qualificati. Questo è un problema che riguarda un po’ tutto il settore del legno-arredo, dove spesso manca il ricambio generazionale.

Altro argomento sempre più attuale, anche nel legno-arredo, è la sostenibilità ambientale. Su questo fronte, Flexstyle cosa sta cercando di fare?

Per noi è una sfida bella e difficile. Da un lato, infatti, il materiale usato per le imbottiture è il poliuretano espanso, che è un derivato del petrolio, dall’altro lato, però, cerchiamo di fare il possibile per essere sostenibili, anche con richieste specifiche ai nostri fornitori.

Infatti garantiamo i nostri prodotti per 30 anni, riutilizziamo il materiale di scarto delle cuscinature, ricicliamo il legno, impieghiamo sempre di più tessuti naturali di cotone. Inoltre abbiamo installato delle colonnine elettriche davanti alla nostra sede di Biassono e l’anno prossimo metteremo sul tetto i pannelli solari.

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