Bollino blu: il documento di verifica di funzionalità degli impianti di riscaldamento

15 aprile 2024 | 00:00
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Bollino blu: il documento di verifica di funzionalità degli impianti di riscaldamento

Alcuni documenti non sono dei moduli o fogli in cui ci sono frasi standardizzate che si debbono conservare. Il Bollino blu è un documento di verifica di funzionalità degli impianti di riscaldamento. Esso è obbligatorio e viene rilasciato solo in determinate circostante.

Una caldaia o un condizionatore che produce aria calda, debbono essere in possesso di tale bollino. Esso ha una scadenza di 2 anni. Vale a dire che ogni 2 anni (di media) si debbono richiedere delle revisioni a dei tecnici, caldaisti o idraulici autorizzati, che controllino lo stato del dispositivo in questione.

Tanti utenti non sono attenti alle prestazioni degli elettrodomestici che utilizzano per riscaldare i propri ambienti. Le nuove normative impongono un controllo che possa garantire un basso inquinamento e un ancora più basso consumo energetico.

Le caldaie e i condizionatori sono due dispositivi completamente diversi, che funzionano in modo diverso e che hanno dei consumi diversi. Tuttavia rappresentano un dispositivo che sicuramente si utilizzerà in casa e negli ambienti di lavoro.

OBBLIGO BOLLINO CONDIZIONATORI

Non tutti sanno che avendo un condizionatore è richiesta la presenza di un’assistenza e revisione con il rilascio del bollino di colore blu.

I condizionatori sono con sistema: raffreddamento oppure ibrido con sistema raffreddamento e riscaldamento. La legge afferma che se esso produce aria calda si considera, a tutti gli effetti, come un impianto di riscaldamento. Come tale deve rispettare la richiesta di revisione ogni 2 anni che gli dà diritto a ricevere il bollino. Esso si incolla nella parte frontale o laterale dello split interno, deve essere ben visibile e con il timbro o firma del tecnico che si è occupato della revisione.

Far fare un controllo su una caldaia è abbastanza normale, nel senso che essa produce inquinamento a causa della combustione. Dunque è abbastanza ovvio che ci sia bisogno di un controllo, assistenza e manutenzione più mirata. Bruciare del combustibile produce delle usure e dei fumi che si disperdono all’esterno. I condizionatori invece sono dispositivi elettrici che non hanno alcuna combustione, quindi perché si deve fare la revisione?

Anch’essi sono dispositivi che si usurano e tendono poi ad avere bisogno, negli anni, di una maggiore quantità di energia elettrica. Quindi consumano un’energia che produce inquinamento quando la si deve creare. Ecco come mai è richiesta, anche per loro, la revisione ogni 2 anni.

Come avere il bollino per caldaie e condizionatori

Per riceverequesto bollino non basta che la caldaia sia funzionante e che si contatti un caldaista. In realtà è necessario che il caldaista effettui dei controlli che possano identificare la funzionalità e il rispetto dei parametri decisi dal Ministero della Salute.

La caldaia deve avere una produzione bassa di anidride carbonica, fumi tossici e polveri sottili. Tramite un’analisi dei fumi con un dispositivo adeguato si riesce a capire se la caldaia rientra in questi parametri. In caso contrario è necessario fare manutenzioni e pulizie per avere il risultato necessario per il rilascio del bollino.

Mentre per i condizionatori essi debbono richiedere poca energia elettrica per produrre aria calda o fredda. Le prestazioni rimangono alte solo se l’energia richiesta non è tanta.