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Calcio Monza, tre episodi e una sconfitta. Galliani: “Niente polemiche, ma non siamo contenti”

1 aprile 2024 | 01:54
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Calcio Monza, tre episodi e una sconfitta. Galliani: “Niente polemiche, ma non siamo contenti”
il Vice Presidente vicario e a.d. biancorosso Adriano Galliani

Un generosissimo rigore e un’espulsione severa decidono la sfida a scacchi tra Juric e Palladino. A fine partita parla Adriano Galliani. Che sottolinea l’insoddisfazione per la direzione arbitrale e non rinuncia a pungere i granata…

Il Torinosupera con il minimo scarto i biancorossi e li sorpassa in classifica, tenendo vivo il sogno di conquistare un piazzamento valido per l’Europa. Come da copione, tra Juric e Palladino è stata una vera e propria partita a scacchi: per lunghi tratti del match ha prevalso l’equilibrio, che – come spesso accade tra squadre di livello paragonabile – si è rotto a causa di tre episodi. Come negli ultimi due confronti tra granata e biancorossi non sono mancate le polemiche: dopo una stagione di recriminazioni granata, stavolta è il Monza a lamentarsi della direzione arbitrale.

Tre su tre

Il rigore assegnato al Toro è di una generosità dal sapore pasquale. Pessina commette una ingenuità, ma nel valutare l’azione non si può non rilevare come ci fosse anche Izzo tra i due e la porta e come sia impossibile che il breve appoggio del capitano faccia ruzzolare a terra Ricci. Con questo metro di giudizio, quanti penalty avremmo ad ogni partita?

L’espulsione è molto severa: il contatto c’è, ma nell’ambito di un normale fallo di gioco. La forza e la velocità con cui Pessina contrasta Ricci ha probabilmente spinto il direttore di gara a decidere per il cartellino giallo.

Infine il rigore richiesto dal Monza: è l’episodio più complesso, le immagini non sono chiarissime. Ma se non si usa la tecnologia in queste circostanze, a che cosa serve?

Parla Galliani

“Sono qui perché non si può non presentarsi” esordisce Adriano Galliani davanti ai microfoni della stampa “ Palladino ha uno stato d’animo di un certo tipo e quindi preferisce non parlare”.

Il plenipotenziario biancorosso prima abbozza, poi affonda il colpo: “Ci sono immagini da vedere, non voglio parlare dell’arbitro, non ne ho mai parlato e quindi … va bene così. Poi siamo a Pasqua, dobbiamo essere tutti più buoni”.

Galliani prova a tenersi lontano dalla polemica, ma è facile leggere tra le righe delle sue risposte: “Riteniamo che il rigore subito, quello non dato e l’espulsione di Pessiano siano decisioni discutibili. Avere 42 punti è un grandissimo risultato, ci mancano otto partite in cui cercheremo di fare il massimo. Non dobbiamo sciupare un grande campionato se un arbitro sbaglia o meno. Adesso faccio il conciliante, però sono dispiaciuto. E’ stata una partita che non meritavamo di perdere, e tre episodi chiave ci sono tutti e tre “girati” male”

La puntura

Complice la volata per il sogno Europa e le recriminazioni (condivisibili, meglio specificare!) per gli episodi sfavorevoli negli scorsi confronti, l’ambiente granata ha caricato di grandi aspettative la sfida con il Monza. La campagna della stampa sportiva – sia quella legata a Torino che al presidente del club – ha dipinto il match come una resa dei conti, uno spareggio, quando in realtà le aspettative di entrambe si misureranno ben oltre questi 90’.

Ci ha pensato Galliani – chiudendo le sue dichiarazioni – a rimettere il Monza davanti al Torino, almeno sul piano dello stile: “Il Torino un anno fa diceva che aveva tutta una serie di fatti a suo sfavore… ho letto tantissime cose. Io non ho voglia di fare la stessa cosa, quindi … silenzio pasquale perché non è ancora avvenuta la resurrezione“.