Chiude il Melograno di Meda dopo 40 anni: “nessuno vuole più fare il fruttivendolo”

MBNews ha intervistato la titolare: “non abbiamo molta voglia di parlare. È dura, ma è arrivato il momento di godersi la pensione”. Dice Editta Perini
Meda. Dopo 40 anni chiude lo storico fruttivendolo di Meda, il Melograno. Un addio difficile, non solo per la titolare Editta Perini, ma per tutta la comunità. “Faccio fatica a parlarne, è un grande dolore – commenta a noi di MBNews, trattenendo la commozione – ma oramai ho raggiunto una certa età. Ho dato tanto e ora credo di meritare di godermi la pensione”.
La saracinesca del negozio di corso Matteotti, angolo via Orsini, verrà definitivamente abbassata il prossimo 30 aprile dopo ben quattro decenni.
CHIUDE IL MELOGRANO DI MEDA: “NESSUNO VUOLE FARE QUESTO LAVORO”
Il centro di Meda, dunque, si spoglia di un altro pezzo di storia commerciale: “dispiace, abbiamo iniziato questa attività da zero- confessa la signora Editta – ma nessuno vuole fare questo lavoro. È un lavoro duro: la merce va curata, bisogna seguire la stagionalità dei prodotti. Insomma, bisogna fare fatica”.
Il ricordo più bello che la lega al suo negozio in questi 40 anni? Le chiediamo. “I clienti. Tutte le persone che sono passate di qui e con le quali si è creato un bel rapporto”, ci risponde. E mentre parla con noi al telefono ci dice: “Ecco, proprio in questo momento ho davanti a me una cliente che sta piangendo”.

UN ANNIVERSARIO PARTICOLARE: PER I 40 ANNI SI ABBASSA LA SARACINESCA
“Quella che era la via Montenapoleone di Meda, con le migliori botteghe, ora è il deserto dei tartari. Si aspetta sempre qualcosa o qualcun che spunti all orizzonte. Da luogo di commercio prestigioso, a luogo della memoria”. Queste sono le parole di Rina del Pero, consigliera comunale e presidente del circolo culturale XX Settembre, che ricostruisce la storia di una delle storiche botteghe medesi.
“Sono arrivati a Meda, dalla vicina Seregno nel 1984 – spiega – subentrarono al mitico Strèpa, ovvero Luigi Santambrogio, fruttivendolo che, con il fratello, nella prima metà del secolo scorso svolgeva la professione di ambulante, girando con il classico carretto per tutta la città a vendere frutta e verdura. Poi i fratelli Santambrogio aprirono, ognuno per conto proprio, un negozio e Luigi lo fece inizialmente in corso Vittorio Veneto (diventato poi corso Matteotti) di fronte alla drogheria Vicini e quando le vecchie case furono abbattute per costruirci gli attuali bei condomini, si traferì poco più avanti, all’angolo con via Orsini, dove c’era una volta il vecchio pozzo Bonelli”.
E la storia continua: “Giovani e pimpanti, Eugenio Mariani ed Editta Perini, ‘ribaltarono’ questi spazi e diedero luce e visibilità al loro negozio che ancora oggi è sempre colorato ed espone, in bella vista, prodotti di stagione e altro. Ancora in molti ricordano l’allestimento medioevale che fecero dinnanzi al loro emporio nel 2002, in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza dei 750 anni della fondazione del nostro Comune. Sempre attenti e generosi, anche recentemente lo scorso 8 marzo con l’esposizione dell’arte femminile in vetrina”. Non solo. In occasione dell’anniversario dei 35 anni, i proprietari del Melograno hanno risposto all’invito del circolo XX Settembre di collocare una riproduzione fotografica dell’antico pozzo dell’acqua “che si trovava – conclude Rina Del Pero – proprio sotto il marciapiede all’ingresso del loro negozio”.
