Sport e Solidarietà |
Sociale
/
Sport
/

Guariti dalla leucemia, tagliano il traguardo alla Milano Marathon. Il racconto dello staffettista brianzolo Marco Galbiati

10 aprile 2024 | 16:47
Share0
Guariti dalla leucemia, tagliano il traguardo alla Milano Marathon. Il racconto dello staffettista brianzolo Marco Galbiati
Gli staffettisti (tra cui Marco Galbiati) corrono per e con Giacomo portandolo al traguardo

MBNews ha intervistato Marco Galbiati, uno degli staffettisti che hanno corso la Milano Marathon a sostegno del comitato Maria Letizia Verga di Monza accompagnando al traguardo finale il 18enne Giacomo, guarito dalla leucemia, sulla sua sedia a rotelle

“Sono un runner. Sono abituato a correre. E’ la mia passione. Macino tanti chilometri ma quegli ultimi 200 metri della Milano Marathon sono valsi più di tutti i chilometri mai corsi fino ad oggi. Quei 2 chilometri sono stati da pelle d’oca”. Queste sono le parole del brianzolo Marco Galbiati, uno degli staffettisti che domenica 7 aprile ha partecipato alla corsa benefica Milano Marathon in favore del Comitato Maria Letizia Verga portando Giacomo, 18enne che ha vinto la sua battaglia contro la leucemia, al traguardo a bordo della sua sedia a rotelle.

Tra i 441 corridori che domenica scorsa hanno invaso le strade di Milano, c’erano anche Giacomo e Monica, due degli oltre 2.000 bambini e ragazzi guariti dell’Associazione che, da 45 anni, si impegna nella lotta ai linfomi e alle leucemie infantili.

CORSA BENEFICA MILANO MARATHON: IL RACCONTO DELLO STAFFETTISTA DEL COMITATO MARIA LETIZIA VERGA 

“La corsa è una delle mie più grandi passioni e ho sempre cercato di unire l’amore per lo sport alla solidarietà – ci spiega – da anni corro la Monza – Resegone per sostenere la Onlus Ne vale la pena. Quando sono stato contattato per partecipare come staffettista alla Milano Marathon a sostegno di una realtà molto importante e conosciuta in Brianza come il Comitato Maria Letizia Verga, non ho avuto dubbi e ho accettato subito”.

Grazie anche all’impegno di Galbiati, il giovane Giacomo ha potuto tagliare con un gran sorriso il traguardo. “Un’emozione indescrivibile – sottolinea ancora il brianzolo – eravamo tre squadre composte da quattro staffettisti l’una. Abbiamo deciso di correre insieme gli ultimi 200 metri e arrivare insieme al traguardo. E’ stato bellissimo il messaggio che ne è venuto fuori: insieme, collaborando, si possono raggiungere davvero traguardi importanti. Non solo nello sport, ma nella vita.

LA STORIA DI GIACOMO, GUARITO DALLA LEUCEMIA

18 anni appena compiuti, Giacomo è stato in cura al Centro Maria Letizia Verga-Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza dove – dopo un lungo percorso e il trapiantodi midollo – è riuscito finalmente a sconfiggere la malattia. Complicazioni durante il trapianto, però, lo hanno lasciato con una difficoltà motoria che non gli permette di camminare per lunghi tratti.

Niente di insuperabile per lui che, da quel momento, torna a mordere la vita dopo un lungo periodo di difficoltà, paura e insicurezza. L’energia inesauribile che lo contraddistingue, come tutti gli adolescenti, la sfoga nella musica – insieme alla sua band – e nello sport, che lo ha accompagnato per tutta la sua vita e che è stato fondamentale durante il percorso di guarigione, rendendolo non solo più forte fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.

E domenica 7 aprile, Giacomo ha tagliato il traguardo della Unicredit Relay Marathon (lo spin-off solidale della gara meneghina) accompagnato, agli ultimi due chilometri, dagli staffettisti del Comitato Maria Letizia Verga che hanno impugnato la carrozzina da gara Joelette e, insieme, hanno concluso il percorso proprio sotto il Duomo di Milano, a simboleggiare il valore inestimabile dello sport: inclusivo, aggregante e curativo.

“È stato fantastico partecipare alla Milano Marathon accanto alla mia seconda famiglia, quella del Comitato. Anche se ho corso solo l’ultimo chilometro, che può sembrare poco, per me vale tantissimo. Questo traguardo, infatti, arriva dopo tre anni di fisioterapia, sforzi e sacrifici. Mi sono impegnato al massimo e sono davvero molto felice e orgoglioso di me stesso. Ora il mio prossimo obiettivo è correre tutta la Milano Marathon”, ha detto Giacomo.

Sconfiggere la leucemia infantile è possibile, ma per farlo bisogna correre insieme!

La storia di Giacomo si aggiunge a quella di Monica, 21 anni, ragazza trapiantata e guarita al Centro Maria Letizia Verga-Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza, che ha corso una delle frazioni dell’Unicredit Relay Marathon, dove chiunque può gareggiare in favore di una delle associazioni non profit aderenti al Milano Marathon Charity Program.

Milano Marathon

Monica, insieme a Giacomo, con i 436 staffettisti e 5 maratoneti, hanno scelto di far parte della grande rete del Comitato Maria Letizia Verga per contribuire alla raccolta fondi destinata a SPORT THERAPY, il progetto – voluto e sostenuto interamente dall’Associazione – nato nel 2017 con lo scopo di dimostrare che l’allenamento di precisione costante e personalizzato, svolto sin dall’inizio del trattamento antitumorale, è in grado di migliorare l’efficienza di cuore, polmoni e muscoli, oltre che la resilienza nei bambini e nei ragazzi affetti da malattie onco-ematologiche. Attraverso un esercizio adattato, infatti, è possibile favorire il pieno recupero di questi giovani pazienti, riducendo il rischio di patologie croniche legate alla sedentarietà e permettendo loro di reinserirsi al meglio, una volta guariti, nella propria comunità di appartenenza.