Festa per la fine del digiuno durante il Ramadan all’oratorio di Renate: tanto rumore per nulla

5 aprile 2024 | 19:51
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Festa per la fine del digiuno durante il Ramadan all’oratorio di Renate: tanto rumore per nulla

Festa per la fine del Ramadan a Renate. Polemiche o no, sembra che la cena di fine digiuno sia destinata a diventare tradizione locale.

Festa per la fine del digiuno all’intero del periodo del Ramadan all’oratorio di Renate: molto rumore per nulla. La serata di interruzione del digiuno organizzata dall’associazione islamica “La Pace” sta andando in scena in un clima di serenità e in uno sfarzo di colori che sembrano proprio stridere con le polemiche delle ultime settimane sull’opportunità di ospitare in un oratorio cristiano una festa religiosa islamica. Ad innescarle la Lega con comunicati stampa a più riprese poi contestati da Brianza Rete Comune. All’oratorio, però, sotto un sole deciso, l’umore è quello delle feste e l’allestimento quello dei grandi eventi. Tra gli angoli allestiti per mostrare le tradizioni islamiche, dal tè ai tatuaggi all’hennè, il velo di una suora si accosta a quello di una donna islamica.

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Il parroco, don Claudio, tradendo un leggero fastidio per le polemiche dei giorni scorsi, ha commentato: “Lo spirito è quello di condividere un momento di festa di una comunità che ha una fede diversa dalla mia perché è noto che sono un prete cattolico, ma che condivide l’essere uomini e donne e tra l’altro anche alcuni aspetti del credo che anche noi cattolici abbiamo: siamo figli di Adamo.”

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L’associazione, presente da 25 anni in città, nasce da una comunità che sembra rappresentare il 10 per cento della cittadinanza. Così ha detto il portavoce dell’associazione La Pace, Taidi Mohamed, che ha aggiunto: “è un’iniziativa pensata per aprirsi alla società. Crediamo che per farlo non dobbiamo restare chiusi tra di noi, è un’occasione per conoscerci e togliere quelle paure che possono esserci. Il parroco è una persona brava e di buon senso che ha capito lo spirito cristiano di accogliere e non di respingere”. E a chi gli chiede cosa pensi della Lega: “è un partito, fa il suo lavoro. Secondo quel che crede di dover fare”. E dal palco, a microfono: “Vogliamo abbattere i muri e diffondere la conoscenza. Nessuno a Renate deve provare paura andando in giro: creiamo un clima di sicurezza”.

In oratorio sono attese 380 persone, islamiche e cattoliche, ai tavoli apparecchiati in bianco e fiori. E gli ospiti non sono di più solo perché l’associazione è stata costretta a mettere un tetto per ragioni organizzative e a dire di no a chi ha provato a prenotare all’ultimo momento : “vedremo l’anno prossimo” ha detto il portavoce. Nel frattempo il vice-sindaco dal palco ha ringraziato per l’invito. Polemiche o no, sembra che la cena di fine digiuno sia destinata a diventare tradizione locale.