Itti, la nuova mascotte di Boscardin, dopo il Ciao di Italia 90

L’omino stilizzato è in mostra in Sala Consiliare a Camparada. Sogna di diventare il nuovo simbolo del made in Italy.
E’ stato la mascotte di Italia ’90. Forse è stato anche il simbolo di un’epoca, quell’omino stilizzato chiamato “Ciao” e formato da cubi colorati come la bandiera italiana, con al posto della testa un pallone da calcio, è stato sicuramente l’immagine di quel Mondiale giocato nel Bel Paese più di 30 anni fa. Il suo disegnatore, Lucio Boscardin, origini venete tradite dal cognome, ma trapiantato a Monza, ha dato vita a una nuova mascotte: si chiama Itti ed è destinata ad accompagnare il made in Italy in giro per il mondo. Itti è stato presentato a Camparada.

Itti, la creatura di Boscardin, “E’ un testimonial e portavoce, brevettato in tutti i settori – ha commentato il creativo -. Il suo obiettivo è di creare un club di ‘Amici Italiani’ che, innamorati del paese Italia siano consapevoli di far parte di una nazione straordinaria ricca di immensi valori”. Itti, che in certo qual modo si rifà a Ciao, vuole essere un vettore della creatività italiana, uno strumento attraverso quale rivendicare la validità dei prodotti realizzati nello Stivale, un mezzo attraverso il quale abbracciare cultura, democrazia e sport. Senza dubbio Ciao ha avuto un successo enorme, tanto che all’epoca furono fatte delle spille da appuntare ai risvolti delle giacche e che recentemente è stato persino inserito su Wikipedia. Per il momento Itti si accontenta di fare bella mostra di sé in una esposizione allestita nella sala consiliare di Camparada e inaugurata martedì 23 aprile.