Lavoro

Cgil Monza, raccolta firme per i referendum popolari sul tema del lavoro

La raccolta firme, iniziata livello nazionale lo scorso 25 aprile, procederà fino al 20 luglio.

monza Cgil referendum lavoro
La presentazione

E’ stato con la morte nel cuore per il primo morto sul lavoro (un 42enne di origini egiziane morto a Monza, in un cantiere del quartiere Cederna) che Walter Palvarini, segretario generale Cgil, ha dato via libera anche in Brianza alla raccolta firme per i referendum popolari sul tema del lavoro. Un lavoro che secondo Cgil deve essere più tutelato, sicuro, dignitoso e stabile.

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La raccolta firme, iniziata livello nazionale lo scorso 25 aprile, procederà fino al 20 luglio. La raccolta firme è stata presentata lunedì 29 aprile davanti al banchetto allestito nel cortile della sede monzese di Cgil, in via Premuda, alla quale hanno partecipato anche Sabina Bruschini, direttrice del Patronato Inca, e Irene Zappalà, responsabile dell’ufficio Vertenze. Il referendum, se tutto andrà in porto, dovrebbe svolgersi il prossimo anno nel 2025. Servono 500 mila firme, ma lo stesso Palvarini sostiene che ne verranno raccolto almeno un milione. “Coinvolgeremo tutti i centri di aggregazione – ha commentato il segretario -. Oltre che fuori dalle nostre sedi i banchetti saranno allestiti nei mercati, fuori dalle stazioni e, soprattutto, fuori dal posto di lavoro”.

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Novità di quest’anno è la firma digitale. Attraverso lo Spid e un Qrcode dare il proprio assenso ai referendum dovrebbe essere ancorati semplice. I quesiti previsti sono quattro. In particolare è prevista l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro, abrogazione delle norme che facilitano il licenziamento, abrogazione delle norme che liberalizzato i contratti a termine e abrogazione delle norme che impediscono di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. I dati brianzoli relativi al 2023 dicono che i contratti a tempo determinato trasformati rappresentano solo il 10% degli avviamenti, buona parte dei quali sono part time. “Vogliamo favorire la creazione di regole – ha concluso Palvarini -. Il nostro obiettivo è di eliminare gli abusi e di favorire la coesione sociale”.

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