Monza. Un evento di grande valore culturale e sociale ha preso vita oggi presso il Centro Congressi del San Gerardo, con l’apertura della mostra fotografica “Brainart” promossa dall’ATS Brianza. Un’iniziativa che si propone di informare e sensibilizzare sulle malattie neurodegenerative e sulle terapie non farmacologiche, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionale attraverso l’arte e la tecnologia. Realizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Brainart”, la mostra rappresenta il culmine di studi pilota condotti sulla qualità della vita delle persone affette da demenza. Grazie alla collaborazione tra varie istituzioni e associazioni, è stato possibile sperimentare nuove pratiche basate sull’utilizzo dell’arte, come la musica, le immagini e il movimento, al fine di migliorare il benessere e il mantenimento cognitivo dei pazienti.
L’installazione, curata da Damiano Andreotti con la supervisione di Juan Sandoval di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, offre uno sguardo privilegiato sulle esperienze e i risultati ottenuti durante il progetto. Attraverso 24 pannelli espositivi, i visitatori possono immergersi nelle attività sperimentali, come gli “atelier di tango” e le visite guidate “animate con musica e parole”, che hanno coinvolto pazienti e operatori delle strutture coinvolte.
Ma l’engagement del San Gerardo non si ferma qui: la mostra è stata allestita con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la comunità locale. Grazie alla generosa donazione di un pianoforte da parte del paziente Roberto Maggioni, accompagnata dal sostegno dell’associazione Don Giulio Farina, l’inaugurazione della mostra è stata arricchita da un’emozionante esibizione musicale. Un gesto di gratitudine e solidarietà che testimonia l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide della salute e del benessere.
L’apertura della mostra “Brainart” rappresenta un passo significativo nella sensibilizzazione e nell’informazione sulle malattie neurodegenerative. Un’opportunità per riflettere sulle possibilità offerte dall’arte e dalla creatività nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste patologie e per promuovere una maggiore consapevolezza e inclusione nella nostra società.