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Nuovo svincolo Monza Sant’Alessandro, HQ Monza dice no alla “galleria con tre buchi”

9 aprile 2024 | 11:27
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Nuovo svincolo Monza Sant’Alessandro, HQ Monza dice no alla “galleria con tre buchi”

L’associazione si schiera al fianco dei cittadini in vista del consiglio comunale di lunedì prossimo e chiede una galleria unica con impianto di disinquinamento.

Tema a caldo a Monza il progetto del nuovo svincolo autostradale A52 a Sant’Alessandro. Dopo la levata di scudi dei cittadini che in più occasioni hanno manifestato le loro perplessità e richieste sull’imminente cantiere (leggi qua), arriva anche la posizione dell’Associazione HQMonza, che ha manifestato la contraria alla realizzazione della galleria in parte aperta, a causa delle possibili conseguenze a livello acustico e di inquinamento. La nota stampa dell’associazione arriva pochi giorni prima del Consiglio Comunale fissato per lunedì 15 proprio dedicato alla questione.

Una galleria “con tre buchi”, così l’ha ribattezzata HQ Monza: “I cittadini del quartiere sono sulle barricate per una assurda galleria con tre buchi
(due alle estremità e uno nel mezzo). Resteranno 70 metri a cielo aperto, uno sfogo per inquinamento acustico e atmosferico, soluzione che lo stesso Ministe- ro dell’Ambiente indica come a rischio per la salute di migliaia di residenti. Quel tratto deve essere realizzato, a nostro avviso, totalmente in sotterranea e dotato di impianto di disinquinamento, così come Monza pioniera ha ottenuto per il tratto urbano della SS36 tra i quartieri Triante e San Fruttuoso. L’interruzione di poche decine di metri prevista nel tunnel a Sant’Alessandro, come fosse una canna col buco, appare giustificata da un solo scopo: tenere la lunghezza di ognuno dei due tratti sotto i limiti per i quali la normativa 2004 dispone maggiori e migliori misure di sicurezza. Vogliono risparmiare sugli investimenti, poi nemmeno così tanto, a spese dei cittadini del quartiere. Questo è moralmente inaccettabile in un Paese civile e in una società sempre più sensibile e attenta alle problematiche ambientali.

“Macchè galleria con tre buchi, ma siamo seri. Il modello viale Lombardia è letteralmente la strada da seguire per arterie di grosso calibro dentro un’area densamente abitata. Ci stupisce che i committenti e i progettisti non ne abbiano coscienza. Ci aspettiamo che l’intero Consiglio Comunale chieda, anzi esiga all’unanimità da Serravalle Spa una galleria unica totale con impianto di disinquinamento e con adeguate misure di sicurezza” conclude la portavoce dell’associazione Isabella Tavazzi.

In consiglio comunale ci saranno anche i tecnici della Società MilanoSerravalle (leggi qua).