Olimpiadi di Parigi 2024, la monzese Arianna Errigo sarà portabandiera per l’Italia!

La schermitrice, nata a Monza e cresciuta a Muggiò, plurimedagliata ai Giochi, ai Mondiali e agli Europei, rappresenterà il nostro Paese nella cerimonia inaugurale dei Giochi insieme a Giammarco Tamberi.
Si parla spesso, forse non quanto si dovrebbe, di quanto l’essere una donna mamma possa influenzare negativamente le condizioni e le opportunità lavorative. Vale anche nello sport, dove oltretutto può essere anche difficile, dopo la maternità, recuperare le forze psicofisiche.
Ed è anche per questo, oltre naturalmente alla sua carriera ricca di trofei, che la schermitrice Arianna Errigo, nata a Monza e cresciuta a Muggiò, è stata scelta dal Coni (Comitato olimpico italiano) come portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi, in programma dal 26 luglio all’11 agosto 2024.
La Errigo, infatti, che nel suo palmares vanta un argento individuale olimpico nel fioretto a Londra 2012, dove ha vinto anche l’oro a squadre, un bronzo, sempre a squadre, a Tokyo 2020, ma anche diversi titoli mondiali ed europei, è stata capace l’anno scorso di vincere l’oro a squadre e l’argento individuale ai Mondialidi scherma di Milano, mentre a bordo pedana c’erano i suoi due gemellini, Mirea e Stefano, nati solo poche settimane prima.

I DETTAGLI
A Parigi la Errigo, o meglio “TsunAry”, come è soprannominata per la propensione a chiudere gli assalti in modo deciso e rapido, sfilerà in barca lungo la Senna insieme a Giammarco Tamberi, l’altro portabandiera dell’Italia, campione olimpico nel salto in alto a Tokyo, due volte campione europeo ed una mondiale all’aperto.
Errigo e Tamberi succedono, in un ruolo che riveste particolare fascino ed onore per uno sportivo, al ciclista Elia Viviani e alla tiratrice Jessica Rossi, che erano stati portabandiera azzurri ai Giochi in Giappone nel 2021. Questa volta la scelta è caduta su due atleti di discipline sportive che da tempo non avevano il privilegio di vedere scegliere un proprio rappresentante come portabandiera dell’Italia.
Per l’atletica azzurra, che a Tokyo ha conquistato uno straordinario bottino di cinque medaglie d’oro, infatti, l’ultima volta era stata con Pietro Mennea, per 17 primatista mondiale dei 200 metri, alle Olimpiadi di Seul del 1988. Per la scherma, invece, Valentina Vezzali, sei ori olimpici nel proprio carniere, era stata scelta per i Giochi di Londra del 2012.

I COMMENTI
La 36enne monzese Arianna Errigo, che ormai da qualche anno vive a Velletri insieme al marito-allenatore, Luca Simoncelli, ha battuto la concorrenza di Antonella Palmisano, oro nella marcia a Tokyo, esclusa a favore di Tamberi, e della velista Caterina Banti, oro, sempre in Giappone, nel Catamarano Misto (Nacra 17).
“Portabandiera di Parigi 2024 insieme a Gianmarco Tamberi! Il cuore mi scoppia di gioia! – ha scritto la schermitrice di Muggiò sui social – avete presente quando non ci credi neanche dopo che te lo hanno detto? Grazie Giovanni (Malagò, il presidente del Coni, Ndr) e grazie a tutta la giunta Coni per aver creduto in me. Gimbo sarà un onore sfilare accanto a te!“.

L’ALTRO PORTABANDIERA
Anche per Tamberi la scelta come portabandiera dell’Italia non era così scontata. Nelle scorse settimane, infatti, si erano fatti i nomi di Marcell Jacobs, primo e unico italiano campione olimpico nei 100 metri, e del nuotatore Gregorio Paltrinieri, plurimedagliato sia in vasca che in acque libere.
“Spero con tutto il cuore di poter essere per l’Italia all’altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo – afferma il saltatore in alto marchigiano – riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso. Sto vivendo un sogno!”.
Per i due alfieri azzurri il prossimo appuntamento istituzionale sarà il 13 giugno. Quel giorno al Quirinale riceveranno il tricolore direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Poi anche la Errigo e Tamberi dovranno provare, in pista e in pedana, a portarlo ancora in alto.