Ok di Pedemontana su uno svincolo rimpicciolito a Velasca

Il sindaco di Arcore Maurizio Bono ha riferito l’esito dell’incontro in Regione di oggi, 19 aprile. Apl avrebbe accettato la richiesta dei quattro Comuni interessati.
Pedemontana concede la variante sullo svincolo di Velasca della Tratta C: sarà più piccolo e meno costoso. E la spesa risparmiata verrà ridistribuita ai comuni per le compensazioni. Così ha riferito il sindaco di Arcore Maurizio Bono dopo aver partecipato nella mattina di oggi, 19 aprile, a un incontro in Regione Lombardia con i colleghi di Vimercate (promotore del progetto alternativo), Usmate Velate e Carnate. E con Apl, Cipess (organismo ministeriale), Serravalle spa e le due province di Monza e Lecco. La richiesta di una rimodulazione del maxisvincolo era partita da Vimercate, Comune che con un consulente esterno aveva messo a punto una proposta alternativa. La questione aveva coinvolto fin da subito anche gli altri tre comuni sui cui territori l’opera insisterebbe. I disegni erano stati presentati circa 7 mesi fa e i sindaci attendevano la convocazione da parte di Pedemontana. Convocazione che è stata effettuata per la mattina di oggi. Al momento i contenuti del confronto si conoscono attraverso il resoconto del sindaco arcorese.
IL SINDACO DI ARCORE SULLA VARIANTE DELLO SVINCOLO DI VELASCA DI PEDEMONTANA

Dopo l’incontro sulla variante allo svincolo di Velasca di Pedemontana, Bono ha commentato: “Siamo soddisfatti perché le nostre richieste sono state accolte e il nuovo disegno dello svincolo consentirà da un lato di risparmiare aree del territorio, dall’altro di risparmiare soldi. Oggi ci è stato confermato che la cifra verrà assegnata ai comuni per ampliare gli interventi di compensazione”. I dettagli della variante saranno definiti in sede di progetto definitivo, “ma questa modifica non dovrebbe impattare troppo sui tempi – ha detto Bono – perché seguirà una procedura accelerata con, poi, la conferenza dei servizi. Il cantiere semplicemente dovrebbe partire dopo gli altri”. Sul cronoprogramma dei cantieri comunque non ci sono ancora certezze. L’inizio lavori per le tratte B2 e C è stato annunciato la prima volta per la fine del 2023 ma è già slittato ad aprile 2024, a giugno 2024 e ora si guarda alla fine dell’estate. Sulla mancanza di informazioni ritenute essenziali in questa fase, si stanno concentrando le proteste di civiche e gruppi ambientalisti del territorio, con uno sguardo preoccupato alle ricadute che i cantieri avranno non solo sull’ambiente ma anche, tema del momento, sulla viabilità locale. A preoccuparsene sono anche i Comuni.
I CANTIERI DI PEDEMONTANA E LA VIABILITA’
Riferisce il sindaco di Arcore riguardo all’incontro di oggi in Regione: “l’occasione è stata buona anche per un breve confronto sugli interventi di mitigazione dell’impatto dei futuri cantieri sul traffico locale. In questo ambito i sindaci della tratta C hanno chiesto la costituzione di pool di esperti a gestire le questioni viabilistiche e di sicurezza stradale che potrebbero in sorgere dopo l’apertura dei cantieri di Pedemontana. Ne farebbero parte uffici tecnici e polizie locali ma anche, su richiesta degli stessi Comuni, tecnici di Pedemontana.