Monza adotta il Pums: mobilità sostenibile in 10 anni

Tra le azioni: una centrale di traffic management per integrare i sistemi semaforici, elettrificazione delle flotte bus, altri parcheggi a pagamento
“Un atto di responsabilità”. Con queste parole il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha definito il Pums, vale a dire il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile adottato dalla giunta municipale lo scorso 28 marzo e che, se non ci saranno intoppi, sbarcherà in consiglio comunale dopo l’estate. Un Piano che dà un inquadramento generale alla viabilità locale e che si prefigge un obiettivo specifico: fare in modo che le persone lascino a casa l’auto per forme di mobilità più sostenibile. Come? Introducendo la zona 30 in alcuni quartieri come Triante, potenziando il sistema di piste ciclabili di collegamento a Comuni limitrofi come Concorezzo ed estendendo la tariffazione della sosta come avverrà la prossima estate attorno allo stadio Brianteo.

“Intendiamo mettere in campo azioni concrete per migliorare la qualità urbana – ha dichiarato Pilotto -. L’approccio ai temi della mobilità pone al centro la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, pensando a modelli di mobilità sempre più attenti al dato sociale, ambientale ed economico”. Un dato su tutti ha spinto la giunta in questo senso: quasi la metà degli spostamenti in auto effettuati giornalmente vengono compiuti all’interno della città e poco più del 70% arrivano fino a tre km. In altre parole, troppa gente usa la macchina per andare a comperare il giornale. La zona a traffico limitato, meglio nota come ztl, non solo è destinata ad aumentare di dimensioni dentro il centro storico, ma comprenderà anche assai viari come quello Manzoni – Appiani – D’Azeglio – Aliprandi – Visconti.

L’estensione della tariffazione della sosta per ammissione dello stesso sindaco sta cominciando a dare frutti: il parcheggio ridosso della stazione Fs, dietro al teatro Binario 7, un tempo pieno come un uovo, è spesso semivuoto. Qualcosa di buono si vede all’orizzonte, tanto che il Pums prevede di coinvolgere aree come quella a ridosso del Parco e della Villa Reale, di Borgo Bergamo e San Gerardo, oltre ovviamente alle vie limitrofe allo stadio, per un totale 5.500 stalli di sosta regolamentata. “Saranno gli enti Locali a gestire la transizione verso la mobilità sostenibile – spiega Giada Turato, assessore alla Mobilità -. Il Piano rappresenta una leva significativa per guidare il cambiamento attraverso azioni che partiranno dalla città ma incideranno anche su un’area territoriale più vasta”. Ha validità decennale e ogni cinque anni gli esperti entreranno in azione per una ricalibratura. Esperti che mettono l’aria della Lombardia in basso nelle classiche. Secondo Arpa l’aria della regione è irrespirabile è Monza, purtroppo, è una delle città messe peggio. Il Pums, in particolare, prevede un 30% in meno di agenti inquinanti (ossidi di azoto, monossido di carbonio e il particolato). Inoltre propone anche una sensibile riduzione dell’inquinamento acustico. Gli obiettivi sono di rendere Monza innovativa e sostenibile, accessibile e inclusiva, attrattiva, sicura, policentrica
