Protesta in consiglio per cantiere di Serravalle: si infiamma la polemica

La discussione riguardante il progetto di ampliamento dello svincolo Sant’Alessandro a Monza ha acceso i riflettori durante l’ultimo Consiglio comunale, evidenziando le divisioni e le preoccupazioni della comunità riguardo a questa infrastruttura. Il Sindaco Paolo Pilotto e l’Assessore Giada Turato hanno ribadito il loro impegno attivo contro il consumo di suolo e la richiesta di copertura dei 70 metri del tunnel vicino alle scuole. Tuttavia, la decisione di procedere con il progetto ha suscitato forti reazioni da parte dei comitati cittadini e dei consiglieri comunali. Oltre alla protesta dei comitati, fuori e dentro il palazzo comunale, però la polemica ha infiammato anche il dibattito tra i consiglieri.

Perentoria Martina Sassoli, consigliere del Gruppo Misto, “La Giunta ritiri la delibera favorevole al progetto. Il Sindaco metta la famosa marcia in più: la retro. Un’opera superata, nei tempi così come nei costi, che oggi non ha più alcuna urgenza se non quella di essere bloccata. Con grande onestà intellettuale i tecnici di Serravalle S.p.A. hanno ammesso che la deadline delle Olimpiadi Milano Cortina (data di inaugurazione Giochi 6 febbraio 2026) non è raggiungibile. Anche qualora non ci fossero ricorsi, ritardi o altre modifiche, il procedimento di autorizzazione e le fasi di cantiere per la realizzazione del nuovo svincolo di Monza Sant’Alessandro richiederebbero almeno 670 giorni. Nella peggiore delle ipotesi, oltre 4 anni. Al contempo, con queste incognite, la stessa provvista economica prevista da Regione Lombardia, pari a 40 milioni, è già superata nei fatti, anche solo considerando gli extra costi derivanti dall’inflazione e dai rincari delle materie prime. A questo punto, l’unico tema realmente rilevante è cosa intenda fare la politica, in particolare la Giunta Pilotto visto che la stessa si è già espressa positivamente attraverso una delibera del 15 giugno 2023. Un’opera che non ha più alcuna urgenza, i cui costi sono incerti, ma che soprattutto sta dividendo la nostra città perché distruttiva di un intero quartiere, deve – politicamente- essere stoppata e riprogettata ex novo. Se è vero che Monza ha la necessità evidente di porre rimedio al disastroso svincolo esistente, allo stesso tempo merita un intervento che non sia altrettanto pericoloso e dannoso. Questo è quello che ci aspettiamo da un Sindaco che, come ha sempre detto, dovrebbe avere quella marcia in più: oggi speriamo che sia la retro.”

Tra chi non vede di buon occhio l’opera anche il capogruppo di Civicamente, Paolo Piffer. “Dopo il consiglio comunale di oggi le posizioni sono chiare. Chiara la posizione dei cittadini, chiara la nostra, quest’opera è uno spreco di denaro pubblico, un’opera completamente inutile. Il Sindaco e la sua maggioranza ritengono invece quest’opera “ragionevole”. Bene, anzi male, che si assumano allora le loro responsabilità. Non so cosa deciderà Regione Lombardia e cosa deciderà Serravalle, ma questo progetto, così come previsto oggi, andrà ad impattare negativamente non solo sulla mobilità monzese, ma anche sulla salute dei cittadini, e la condizione di salute della popolazione del suo territorio è di diretta responsabilità del Sindaco. Vedere l’aula consiliare piena e la manifestazione dei comitati sotto il Comune mi fa ben sperare, finalmente questa maggioranza finta ambientalista e fintamente vicina ai cittadini, è stata smascherata una volta per tutti”.
Preoccupazione anche per i consiglieri di LabMonza. “Lo svincolo, per come è progettato oggi – dichiara il Consigliere Spedo – comprometterà la vivibilità del quartiere a causa del tratto scoperto in corrispondenza di Serravalle e aumenterà il traffico veicolare. L’Amministrazione sta facendo quanto possibile per limitare i danni, scontrandosi con le scelte di Regione Lombardia. In questo contesto il Governo cittadino continua nel suo intento di contenere al massimo i danni nelle sedi opportune: grazie al suo operato sono già state ottenute importanti modifiche alle prime versioni del progetto ed è stato avviato il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che inizialmente non era previsto e che permetterà nuovamente di ribadire la contrarietà al tratto scoperto”.

“Al centrodestra, che cerca di distorcere la realtà invocando responsabilità e connivenza da parte dell’attuale Amministrazione cittadina – prosegue il Consigliere Racioppi – consigliamo di rivolgersi ai diretti responsabili del progetto, che non siedono nel Palazzo di Piazza Trento e Trieste, ma nelle aule del Palazzo della Regione. Se la battaglia sta loro tanto a cuore, interpellino i rappresentanti regionali di cui condividono lo schieramento. Inoltre, suggeriamo loro di ritornare con la memoria alla primavera del 2022, quando la passata Amministrazione ha ricevuto gli elaborati di progetto di Serravalle: i documenti testimoniano una interlocuzione precedente, di cui la Giunta Allevi si è disinteressata e che non ha trovato alcuna visibilità presso la cittadinanza per mesi, forse anni; i progetti risultavano ben più invasivi della versione che la Giunta Pilotto ha ottenuto grazie ai negoziati”.