Rugby

Trofeo Carnevale 2024, successo di atleti e pubblico. Presente anche il CT della nazionale Gonzalo Quesada fotogallery

Il Trofeo Carnevale 2024 ha visto la partecipazione di 11 club con circa 40 squadre di giovani atleti Under-6, 8, 10 e 12 provenienti dalla Lombardia e dal Piemonte, registrando un aumento significativo rispetto alle edizioni precedenti. L'evento ha visto anche la presenza del tecnico della selezione nazionale italiana Gonzalo Quesada.

Trofeo Carnevale 2024
IL CT azzurro Gonzalo Quesada posa con i giovani del Velate Rugby al Trofeo Carnevale

Usmate Velate. Lo scorso weekend è andata in scena, presso il campo del Velate Rugby e l’oratorio comunale, la 42ª edizione del Trofeo Carnevale. Evento prestigioso, ha raccolto a sé, confrontando le altre edizioni, molte più squadre, provenienti da Lombardia e Piemonte. Statistiche alla mano, hanno partecipato al torneo 11 club con circa 40 squadre (composte da formazioni di atleti di età Under-6, 8, 10 e 12). Alto anche il numero dei presenti sugli spalti, tra genitori e semplici appassionati, accorsi in massa anche per la presenza di Gonzalo Quesada, tecnico della selezione nazionale italiana. Circa 3000 sono stati, infatti, i presenti in queste due giornate all’insegna del rugby giovanile.

Le dichiarazioni

“La presenza di Quesada al Trofeo è stata sicuramente molto importante” ha testimoniato Roberto Benecchi, direttore del Velate Rugby 1981. “Sembrava di aver a che fare con una rock star: i ragazzini e i genitori, soprattutto quelli che conoscevano l’ambiente del rugby per passione personale, sono stati entusiasti di poterlo vedere da vicino. E’ stato un ospite d’onore di grandissimo rispetto, una delle figure più importanti del rugby italiano ed è stato un bello poterlo avere al Trofeo. Con tutti i fan si è da subito reso molto disponibile e gentile nel firmare autografi e scattare foto ricordo”.

“Fair-play”. Questa la parola d’ordine nel rugby, che nonostante possa sembrare uno sport molto fisico e tosto, è uno di quelli che fa del rispetto per gli altri la regola più importante. “Nel Trofeo Carnevale non vogliamo che ci sia quella competizione insistita che solitamente non fa altro che snaturare lo spirito del gioco dello sport. Nessun ragazzo deve sentirsi escluso. Questo principio è stato alla base di tutto, tant’è vero che tra le premiazioni, quella più importante è stata proprio quella del fair-play. Qui non c’è spazio per la tensione, il nervosismo e l’astio che molti sport portano con sé, che sia tra atleti stessi, genitori e pubblico. L’oratorio stesso di Velate è un ambiente molto rilassato, sempre privo di frizioni interne. Ogni genitore stesso che ha presenziato al Trofeo era lì esclusivamente per vedere il proprio figlio divertirsi con gli altri ragazzi”.

Per quanto riguarda le premiazioni, oltre al fair-play, come sottolineato da Benecchi stesso, “ci sono state delle effettive premiazioni per chi si è meglio distinto a livello tecnico e così via, ma abbiamo cercato di marcare in modo netto l’importanza della collettività”.

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