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Vertenze al rialzo nel 2023: Cisl Monza Brianza Lecco rivela dati e tendenze

10 aprile 2024 | 09:32
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Vertenze al rialzo nel 2023: Cisl Monza Brianza Lecco rivela dati e tendenze

Il contenzioso è ritornato ai livelli del periodo pre-pandemico.

Il 2023 si chiude con un aumento delle vertenze rispetto al 2022 (812 contro 680) e complessivamente per i lavoratori assistiti sono stati recuperati oltre cinque milioni di euro. L’ufficio Vertenze della Cisl Monza Brianza Lecco ha messo nero su bianco i dati dell’anno appena concluso e ha presentato i risultati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Mirco Scaccabarozzi, segretario generale, Roberto Frigerio, componente di segreteria e, ovviamente, Antonio Mastroberti, responsabile ufficio Vertenze.

Il contenzioso nelle nostre province è ritornato ai livelli del periodo pre-pandemico – ha commentato Scaccabarozzi -, anche se registriamo una significativa modifica della natura dello stesso. Sono in costante aumento i lavoratori che denunciano il malessere nei luoghi di lavoro”. Il contenzioso è più diffuso nel settore dei servizi, nelle aziende artigiane metalmeccaniche e nei trasporti.

Nel settore dell’edilizia, anch’esso a forte rischio di vertenza, si registra una alta confusione, dovuta al fatto che spesso nei cantieri sono presenti una miriade di aziende tra appalti e subappalti fra le quali rintracciare il debitore diventa una vera e propria impresa.

“Spesso dobbiamo dare assistenza a soggetti che non spiccicano una parola d’italiano – ha aggiunto Mastroroberti -. Ci imbattiamo in casi di sfruttamento e capolarato dove noi possiamo fare solo una segnalazione all’ispettorato del lavoro”.

I dati dicono anche che sono più frequenti le vertenze aperte da maschi, ma non di molto (56,73% maschi, 43,27% femmine) e che circa il 20 % dei lavoratori assistiti sono extracomunitari. Inoltre le parti, per evitare un contenzioso dai tempi lunghi, dai cost alti e dall’esito incerto, scelgono sovente la via degli accordi extragiudiziali e solo l’anno scorso sono state concluse 533 conciliazioni.

Infine ancora due numeri: l’anno scorso sono stati assistiti 1559 lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni sostanzialmente per motivi economici e sono stati seguiti 259 lavoratori in procedure concorsuali. Per quanto riguarda il mobbing, sebbene non siano disponibili numeri, i casi non mancano: proprio l’anno scorso è stata ottenuta una sentenza di condanna per molestie e numerosi lavoratori si sono dimessi proprio perché denunciavano ambienti di lavoro “tossici”.