Ripartono i lavori di rifacimento delle copertura sull’ex scuola Olivetti di Arcore, sottoposta dal novembre 2023 a un intervento di restyling finanziato tramite il Pnrr. L’opera era stata interrotta a causa di due imprevisti sul cantiere che però, ha spiegato l’assessore alla partita Lorenzo Belotti, “si sono risolti e per domani, 29 maggio, l’intervento di ripristino si può considerare chiuso”. Gli operai torneranno dunque a lavorare alla copertura dove si era provveduto nei primi mesi di lavori alla bonifica dall’amianto. Resta da attuare la parte di costruzione del nuovo tetto che si è dovuta arrestare per problemi non previsti. “Durante il cantiere – ha spiegato Belotti – è emersa la presenza di una canna fumaria in amianto. In secondo luogo uno dei pilastrini è risultato compromesso con un rischio di crollo. Si è dovuto dunque incaricare uno strutturista e disegnare un progetto di intervento che ormai è compiuto”. L’imprevisto, ha spiegato l’assessore, non modificherà la durata del cantiere (300 giorni a partire dal 20 novembre 2023) nè il quadro economico il cui importo è di 875mila euro. E’ l’importo esatto del finanziamento ottenuto ormai qualche anno fa tramite i fondi del Pnrr.
PROSPETTIVE PER L’EX OLIVETTI DI ARCORE: NUOVA BIBLIOTECA
Il rifacimento delle coperture dell’ex Olivetti di Arcore, comunque, per quanto economicamente rilevante, è solo uno dei passaggi necessari a recuperare l’ex scuola e a ridestinarla all’uso pubblico. Uso che, non nasconde la giunta, nei desideri dell’amministrazione è quello di nuova biblioteca e centro culturale di più ampio respiro. Perchè questo sogno possa realizzarsi manca tutta la ristrutturazione dello stabile. L’opera in corso, infatti, serve più che altro a contrastare il deterioramento ulteriore dello stabile, afflitto da una serie di infiltrazioni.
PGT E CENTRO STORICO DI ARCORE
Un più articolato progetto di destinazione dell’ex Olivetti di Arcore passerà necessariamente attraverso la variante al PGT in corso in questi mesi, a cura dell’assessore Serenella Corbetta. E sarà inserito in un disegno molto più ampio che dovrebbe definire il recupero di tutto il centro storico cittadino, compresa la palazzina degli ambulatori e compresa l’area dell‘ex cinema Centrale che, come ben noto, appartiene a un privato. La sfida di riqualificare il cuore cittadino si impone ad ogni tornata elettorale all’amministrazione di turno. Ma finora la complessità del capitolo, aggravata dalla commistione di aree pubbliche e aree private, ha tenuto ferma al palo qualunque prospettiva di rinascita.
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