Lissone, a DF Sport Specialist gli insegnamenti del campione di arrampicata Stefano Ghisolfi

L’atleta del team The North Face, tra i pochi al mondo ad aver scalato quattro salite di grado 9b+, ha raccontato al nuovo Palazzo dello Sport gli inizi della sua carriera e cosa ha imparato da errori e successi.
Lissone. Osare, credere, combattere, divertirsi, condividere e sognare. Sei verbi che da soli non significano molto, ma messi uno dietro l’altro danno la summa di quello che è stato, è e vuole continuare ad essere Stefano Ghisolfi, attualmente il più grande atleta italiano di arrampicata sportiva.
Il campione di climbing, atleta del team The North Face, all’interno del nuovo Palazzo dello Sport DF Sport Specialist di Lissone, ha raccontato al pubblico le emozioni delle sue recenti imprese e i suoi progetti per il futuro.
“Negli anni ho imparato dai miei errori, dai fallimenti e dai successi” spiega nel corso della Speaker Series a lui dedicata il trentenne Ghisolfi, vincitore nel 2021 della Coppa del mondo lead di arrampicata, ma anche tra i pochissimi uomini al mondo capace di completare su roccia la scalata di ben quattro salite di grado 9b+, un livello sotto il massimo, il 9c.

IL RACCONTO
Campioni un po’ lo si nasce, ma soprattutto lo si diventa. E Stefano Ghisolfi, che dal 2012 fa parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro di Moena, lo dimostra con i fatti. Perché da bambino come tanti, nato a Torino ed avviato avviato al ciclismo come sport agonistico, ha ben presto cominciato a trasformarsi in un talento mondiale dell’arrampicata sia indoor che outdoor.
“Ad 11 anni, quasi per caso, ho provato una parete d’arrampicata in una diga artificiale, mi sono sentito subito a mio agio e da lì ho cominciato ad allenarmi in palestra – spiega – a livello giovanile mi sono dovuto confrontare ben presto con avversari come Alexander Megos e Adam Ondra, miei coetanei e oggi tra gli arrampicatori sportivi più forti al mondo. Questo mi ha stimolato a non mollare mai e ad andare oltre i miei limiti“.

I SUCCESSI
Stefano, che da 3 anni vive con la sua fidanzata ad Arco, in provincia di Trento, spinto dalla forza della passione, di strada ne ha fatta dalle prime soddisfazioni giovanili. Naturalmente sempre più in salita. Nel 2018 realizza il suo primo 9b+, Perfecto Mundo, a Margalef in Spagna. Due anni dopo sale anche Change, a Flatanger, in Norvegia, divenendo uno dei tre soli scalatori al mondo, insieme a Megos e Ondra, ad esserci riuscito (“è la via più difficile che abbia salito” confessa al pubblico del nuovo Palazzo dello Sport DF Sport Specialist di Lissone.
Con la sana presunzione di chi sa di poter fare di più, Ghisolfi, che non disdegna il rapporto con i social network e un’attenzione alla comunicazione della propria immagine, supera altre sfide. Nel 2021 sale Bibliographie a Céüse, in Francia. “Megos l’aveva gradata 9c, ma dopo averla salita e averne parlato con Alex abbiamo deciso di assegnarle un 9b+” ammette con onestà.

I PROGETTI
L’ultimo successo di Stefano per quanto riguarda l’arrampicata in falesia è di un anno fa. Il 3 febbraio 2023 libera “Excalibur” una parete strapiombante di 40° a Drena, in provincia di Trento, probabilmente la via più difficile in Italia.
Un’altra salita gradata 9b+, la quarta per Ghisolfi. Che per il 2024 ha deciso di provare a fare un ulteriore salto di qualità. “Ad agosto cercherò di scalare Silence, in Norvegia, al momento unica via 9c al mondo – annuncia anche a Sergio Longoni, il patron di DF Sport Specialist – ci sto lavorando da due anni, dopo alcuni tentativi sono riuscito a completare la parte più difficile e sto mettendo insieme i pezzi delle varie sezioni”. E c’è da giurare che Stefano ce la metterà tutta anche questa volta.