Autodromo di Monza rinasce con il nuovo asfalto, ma si teme per il rinnovo del contratto

Torna l’asfalto e si pensa a potenziare l’offerta di servizi e hospitality per il rinnovo del contratto dell’Autodromo di Monza.
Se a febbraio l’Autodromo di Monza si svestiva del suo manto d’asfalto trasformandosi in un’enorme pista per le biglie sulla sabbia, ora il Tempio della Velocità rindossa il suo smoking nero. Obiettivo far ringiovanire il terzo circuito permanente più antico di sempre. L’asfalto torna infatti a colorare i 5.793 m di circuito e i nuovi sottopassi prendono sempre più forma, ma Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, parla chiaro: “Questi lavori sono una premessa fondamentale per il rinnovo del contratto dell’Autodromo di Monza con Formula 1”.

Per ottenere un posto nel calendario occorre infatti curare anche l’aspetto scenografico di un Gran Premio e Sticchi Damiani lo ricorda ancora: faranno da ago della bilancia anche le nuove tribune e le migliorie all’area paddock per potenziare l’offerta di servizi e hospitality.

Rinnovo contratto Autodromo Monza, Sticchi Damiani: “Ipotesi decennale”
“La pavimentazione del tracciato ha già ricevuto lo strato di base e ora è stato posato il secondo strato detto binder, mentre per il tappetino d’usura occorrono ancora 7/10 giorni. – ha spiegato Sticchi Damiani durante l’incontro sull’andamento dei lavori – Lo strato di usura superficiale, secondo una norma FIA, deve invece essere ultimato entro 60 giorni prima del Gran Premio e stiamo rispettando i tempi regolamentari”.
Dopo 133 giorni di cantiere è stata così ripristinata la continuità di pista ricollegando i tratti interrotti in seguito all’ampliamento e alla riqualificazione dei sottopassi. La fine dei lavori è infatti prevista per fine giugno, mentre il collaudo FIA è atteso da luglio in avanti, ma l’attenzione è rivolta anche al rinnovo del contratto dell’Autodromo di Monza in scadenza nel 2025.

Il Tempio della Velocità dovrà infatti adeguarsi ai nuovi, e più costosi, modelli di contratto: “Inevitabile l’aumento annuo del 3% sui 20 milioni di dollari fissi. Dobbiamo adeguarci a tutti gli altri tra cui Imola. – spiega Damiani – C’è poi una grande concorrenza in Europa con la tendenza di ridurre i GP europei e un primo ministro di un importante Paese asiatico ha mostrato interesse verso la F1. Per Monza punto a un orizzonte temporale di 10 anni“.
Potrebbe sfumare l’ipotesi del doppio rinnovo di Monza e Imola, ma il circuito brianzolo sembrerebbe essere la priorità “grazie anche all’appoggio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

“Continueremo a trattare. – ribadisce il presidente ACI – Lavoreremo per ottimizzare il circuito in base alle richieste di Formula 1, ma potremo realizzare i successivi progetti quando avremo dal governo e in particolare dal ministro Salvini una ipotesi concreta dei finanziamenti pubblici dei prossimi 2/3 anni. Solo quando avremo la certezza di quello che sarà il possibile finanziamento di quelle opere, noi potremo a nostra volta chiudere l’accordo con F1 per quello che stiamo immaginando essere un contratto decennale. ACI però non può farcela da solo, ci vuole uno sforzo collettivo. Finché non si firma un contratto possono accadere tante cose. Il tempo però non è nostro alleato: prima facciamo meglio è”.