Sanità

Brugherio, sì alla Casa di Comunità ma “giù le mani dagli ambulatori”

Il gruppo d'opposizione Alleanza Progressista auspica la Casa di Comunità al più presto nel centro Kennendy, ma senza sacrificare il poliambulatorio di viale Lombardia

medici dottore generico
- Foto d'Archivio

Perchè la Casa di Comunità di Brugherio non diventi una sacrificio per la sanità cittadina, giù le mani dagli ambulatori di viale Lombardia. Lo ha chiesto il centrosinistra di Brugherio dopo la riunione che si è tenta nei giorni scorsi fra i rappresentanti dell’Amministrazione Assi, del Consiglio Comunale e il dott. Zagari direttore dell’ASST di Monza.

In sostanza il gruppo di Alleanza Progressista chiede che l’attivazione di una Casa di Comunità al centro Kennedy, progetto che avanza faticosamente nell’iter burocratico, non costituisca motivo di chiusura per gli attuali ambulatori di viale Lombardia, in corrispondenza del centro commerciale Bennet.

CASA DI COMUNITA’ A BRUGHERIO IN TEMPI RAPIDI

Scrive Alleanza Progressista sulla prospettiva della Casa di Comunità a Brugherio: “Riteniamo che la nostra città necessiti di un consolidamento e di un potenziamento della medicina territoriale e dei servizi sociosanitari. Questo significa che il poliambulatorio di viale Lombardia deve essere mantenuto e potenziato per continuare a svolgere il suo ruolo fondamentale di presidio sanitario. E significa anche che deve essere portata a termine in tempi rapidi la realizzazione della Casa della Comunità al Centro Kennedy. Le CDC sono il presidio che oggi manca sul territorio, soprattutto dopo la chiusura, negli ultimi anni, di numerosi ospedali di piccole e medie dimensioni, che rappresentavano punti di riferimento cui i cittadini potevano agevolmente accedere. Non solo un luogo fisico, non solo un contenitore, ma una infrastruttura sociale di rete ricca di contenuti, uno spazio di accoglienza dove, in modo interdisciplinare e integrato, ci si prende cura delle persone nella loro unicità ed unitarietà, dove occorrono saperi specialistici e tecnologia, ma soprattutto relazioni”.

“REGIONE LOMBARDIA CURA SOLO GLI OSPEDALI”

E’ l’occasione per il centrosinistra per contestare le modalità operative di Regione Lombardia che avrebbe privilegiato le grandi strutture ospedaliere come “unici giganti a presidio della salute pubblica” ma che da sole “non possono bastare”! Occorre insomma più vicinanza tra i pazienti e i presidi, soprattutto nell’interesse dei più fragili e di chi, per mancanza di risorse, ha rinunciato a curarsi.

Esigenze alle quali, dice Alleanza Progressista, il Comune di Brugherio “aveva risposto con lungimiranza già nel 2022, mettendo a disposizione di ASST i locali del Kennedy e quelli di viale Lombardia con un contratto trentennale di comodato d’uso gratuito. Dobbiamo pretendere che il risultato venga raggiunto.

Non siamo disposti ad accettare nulla di meno, e ci impegneremo fino in fondo affinché la città possa conseguire questo obiettivo. Anche perché dietro all’obiettivo ci sono delibere del consiglio comunale e accordi siglati negli anni scorsi tra Brugherio, ATS e Regione Lombardia.

CRISI MEDICINA GENERALE

Al tema della Casa di Comunità a Brugherio è legato a doppio filo quello della medicina generale, settore in forte crisi da anni per la carenza di professionisti. A Brugherio più che altrove il problema si è fatto sentire gravemente, a partire dal periodo 2021-2022, con punte di 7-8mila assistiti privi di un medico di base. A singhiozzo la questione ritorna, malgrado i diversi bandi di Ats. L’ultima notizia su questo fronte è l’annuncio dato dal dottor Stefano Pietro Bramati: “il 31 maggio cesserò la mia attività di medico di medicina generale”.

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