Calcio Monza, cala il sipario sulla stagione: campionato eccellente, anche se il finale…

La sconfitta di Torino chiude il secondo torneo in massima Serie. Campionato eccellente per i biancorossi, salvi con largo anticipo. Il finale deludente testimonia quanto sia difficile andare “oltre” l’obiettivo salvezza.
La sesta sconfitta nelle ultime nove gare per i biancorossi di Raffaele Palladino ha posto fine alla stagione 2023/2024, la seconda in massima serie per la società controllata da Fininvest e gestita da Adriano Galliani nel ruolo di Vicepresidente Vicario e Amministratore Delegato. La stagione non può che essere definita eccellente, vista la conquista della salvezza con ampio anticipo, anche se resta un po’ di amarezza per gli ultimi mesi in cui i biancorossi si sono espressi al di sotto delle loro potenzialità.
I numeri
Matteo Pessina e compagni consegnano agli almanacchi un 12° posto in graduatoria con 45 punti: un piccolo passo indietro rispetto all’esordio del 2022/2023 (11° posizione, 52 punti) che non cambia rispetto alla sostanza della stagione. La salvezza è arrivata con notevole anticipo, in un anno in cui si è sempre rimasti lontani dalla zona più calda del torneo. I risultati ottenuti sono ancora più apprezzabili se si pensa che, rispetto alla scorsa stagione, le difficoltà sono state decisamente più consistenti: a titolo d’esempio basti pensare alla scomparsa di Silvio Berlusconi – con tutti i risvolti, non solo sul piano economico-finanziario – ed ai tanti infortuni patiti (Caprari, Vignato ed il caso Papu Gomez).
Il percorso
Raffaele Palladino si è confermato allenatore capace ed ambizioso: si deve a lui un calcio moderno, propositivo e coraggioso, a “trazione anteriore” ed alta intensità. Al tecnico di Mugnano va anche riconosciuta l’abilità nel cambiare sistema di gioco (passaggio alla difesa a quattro elementi) sia per necessità di gioco sia per far crescere ulteriormente le abilità dei suoi giocatori.

Il “suo” Monza in questi due anni ha compiuto un percorso sia come gruppo che nei singoli (con rare eccezioni), ed elementi come Di Gregorio (destinato alla Juventus) e Colpani devono a lui un’esplosione che li porterà a raccogliere sfide ancora più importanti lontano da Monza.
Anche per Palladino arriverà quasi certamente l’addio al biancorosso: più di una voce giornalistica lo colloca sulla panchina dell’ambiziosa Fiorentina di Rocco Commisso.
Il finale
L’unica nota stonata di questo torneo è rappresentata dal finale: dopo il successo casalingo contro il Cagliari dello scorso marzo, che di fatto ha garantito la permanenza in Serie A, i biancorossi hanno raccolto solo 3 punti nelle successive 9 partite, precludendosi ogni “sogno” europeo.
La squadra ha perso stimoli e brillantezza, e di conseguenza ha pagato sul piano dei risultati. Tante le motivazioni che potrebbero aver inciso sul rendimento: incertezza sul futuro societarioe su quello del tecnico, appagamento per la precoce conquista dell’obiettivo, calendarioduro ed impegnativo. I tre punti raccolti in nove gare sono gli stessi di una Salernitana retrocessa con anticipo e sono ben 12 in meno di quelli raccolti da un Genoa che in questo finale di stagione ha messo la freccia e superato i brianzoli.
Il futuro
Di certo la società, nella persona di Adriano Galliani, è già al lavoro per allestire la squadra del 2024/2025. La sensazione è che il rinnovamento sarà molto profondo, ed inizierà dal tecnico.
Tanti i nomi sciorinati dalla stampa sportiva: da Alessandro Nesta ad Alessio Dionisi, da Marco Baroni (protagonista della salvezza dell’Hellas Verona) ad Andrea Pirlo (annata con luci ed ombre a Genova, sponda Sampdoria). Ancora qualche giorno e arriveranno comunicazioni ufficiali…