Confcommercio dà lezioni di autenticità

3 maggio 2024 | 18:35
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Confcommercio dà lezioni di autenticità

Doppio appuntamento a Monza e Lissone con il Gazebo Anticontraffazione

Sulle orme di Milano, sbarca anche in Brianza il Gazebo Anticontraffazione. Monza e Lissone saranno protagoniste di due eventi contro la concorrenza sleale e per la salvaguardia della salute dei cittadini, sì perchè a volte, dietro prodotti contraffatti, c’è in gioco anche la sicurezza della persone.

Il progetto “Non farti ingannare, acquista originale” promosso da Confcommercio Monza con la collaborazione di FederModaItalia Milano è stato presentato oggi, 3 maggio, alla presenza delle forze dell’ordine: la Polizia Locale di Milano (Gruppo operativo Anti Contraffazione) e di Monza, i Carabinieri del Comando provinciale di Monza e la Guardia di Finanza di Monza.

A fare gli onori di casa il segretario di Confcommercio, Fede Pellone, che ha sottolineato come “i prodotti contraffatti rappresentano un pericolo per la sicurezza e la salute dei consumatori  che vengono esposti all’utilizzo di beni trattati con sostanze chimiche dannose o realizzati con materiali di scarsa qualità”. La Gucci taroccata, insomma, se la conosci la eviti. Perché non è solo una caduta di stile, ma costituisce anche un pericolo sotto tutti i profili citati dagli esperti. E oggi le forze dell’ordine ne hanno snocciolati diversi di casi di sequestro di prodotti dannosi, come alcuni caricabatterie non a norma che potevano dare la scossa o i 200kg di tabacco illecito sequestrati dalla Guardia di Finanza (leggi qua).

“La contraffazione è una piaga che preme sul conto economico delle imprese che lavorano bene -spiega Domenico Riva, presidente di Confcommercio-. Ma non è solo una questione economica, serve considerare anche il lato occupazionale. Con la messa in circolazione di prodotti illegali si alimenta anche il mercato nero della produzione di questi articoli in tutto il mondo. Ecco perchè diventa importante per noi commercianti stringere queste alleanze con le forze dell’ordine e con l’amministrazione per avere un territorio controllato”. Presente alla conferenza anche l’assessore alle Attività produttive e Commercio, Carlo Abbà, che ha messo l’accento anche sul dovere dei cittadini nel non acquistare prodotti illegali.

SEMPRE PIU’ MERCE CONTRAFFATTA E TRUFFE ONLINE

Se da una parte il fenomeno su strada dei marchi contraffatti è diminuito negli ultimi anni, dall’altra parte le forze dell’ordine si trovano a fare i conti con l’incremento di prodotti falsi venduti sul web e con le truffe online. A spiegarlo è il commissario Antonio Tabò della Polizia Locale di Milano: “Spesso le vendite su siti, piattaforme o anche social network vengono fatte sotto profili falsi che sono sempre più inafferrabili. Ecco perchè crediamo molto in queste iniziative di sensibilizzazione con la popolazione. In questi ultimi anni ci stiamo rivolgendo soprattutto ai giovani che sono i principali fruitori di internet”.

Da qualche mese sta anche prendendo piede una nuova truffa fatta attraverso la tecnica dello “Spoofing telefonico”, ovvero le vittime ricevono chiamate (false) dalle caserme, ma i numeri se verificati sono reali. Si tratta di truffatori che si fingono carabinieri e per svariati motivi chiedono soldi.

Al Gazebo Anticontraffazione il 9 maggio a Monza e il 1° giungo a Lissone i visitatori avranno l’opportunità di dialogare con personale qualificato in materia e ricevere opuscoli informativi. Inoltre saranno esposti a scopo illustrativo prodotti con marchi taroccati, così che i visitatori potranno acquisire elementi di conoscenza utili per distinguere la merce illegale da quella originale.

Insomma alla base dell’iniziativa c’è il concetto che la sola attività di repressione del fenomeno dell’abusivismo commerciale, seppur fondamentale, rischia di rivelarsi vana se non si agisce per ridurre la domanda di merce contraffatta attraverso un’efficace campagna di sensibilizzazione e informazione.