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Ci sono anche due villasantesi dietro l’ultima edizione di TEDxUNICATT: elogio della “vita lenta”

19 maggio 2024 | 18:57
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Ci sono anche due villasantesi dietro l’ultima edizione di TEDxUNICATT: elogio della “vita lenta”
Fonte: Foto di Secondo Tempo, "Al TEDxUNICATT l’arte dello slow living"

A Milano una giornata per celebrare l’arte dello slow living in uno degli eventi del celebre format TEDx. Il racconto delle brianzole Noemi Fumagalli e Sara Stucchi.

Milano. L’arte di rallentare, di apprezzare la “vita lenta”. Trend social, filosofia di vita particolarmente sentita dalla gen Z e grande riscoperta dopo il periodo pandemico: lo slow living è quello che forse un po’ tutti dovremmo imparare a fare quando le giornate frenetiche prendono il sopravvento. Proprio l’arte dello slow living è stato il tema scelto per l’ultimo evento TEDxUNICATT, nato in seno all’Università milanese Cattolica sulla scia della grande rete TED, organizzazione no-profit, nata con l’obiettivo di condividere “idee che meritano di essere diffuse”, e diventata – soprattutto negli ultimi anni – molto famosa e attrattiva per le nuove generazioni.

TEDxUNICATT: nell’organizzazione anche due brianzole

L’ultimo appuntamento di TEDxUNICATT si è svolto lo scorso 12 maggio con un format ormai consolidato che ha alternato speech motivazionali, performance e workshop. La perfetta organizzazione dell’iniziativa è stato il frutto del lavoro dell’associazione LIGHTS OFF, composta da studenti e studentesse dell’Università Cattolica. Un team di 76 persone – ognuna di loro con ruoli e competenze specifiche – ha costruito e gestito la giornata in tutte le sue fasi, compresa quella pre-evento fatta di un sartoriale lavoro “dietro le quinte”. Due di loro sono le villasantesiSara Stucchi e Noemi Fumagalli.

“Sono molto contenta di com’è andato l’evento perché dopo mesi di lavoro e di dedizione da parte del team è davvero soddisfacente vederne i risultati positivi – spiega a MBNewsNoemi Fumagalli, studentessa al primo anno magistrale della facoltà di Psicologia all’Università Cattolica di Milano che all’interno di TEDxUNICATT ricopre il ruolo di HR. – Un momento che mi è particolarmente piaciuto è stato il giorno precedente all’evento, quando tutti eravamo attivamente coinvolti e abbiamo collaborato per un obiettivo condiviso. Inoltre, ringrazio gli speaker per avermi fatto riflettere (a livelli diversi e con tagli differenti) su un tema molto importante quale la necessità di rallentare, in un mondo che spesso non lo rende possibile. Infine, anche il momento di “networking” è sempre molto piacevole perché si ha l’occasione di conoscere e parlare con gli speaker stessi, ma anche con i partner che ci sostengono e credono nel progetto”.

“Abbiamo ricevuto feedback positivi sia dagli ospiti che dai partner che hanno assistito all’evento – prosegue Sara Stucchi, capo area legal dell’associazione e studentessa al quinto anno della facoltà di Giurisprudenza. – Gli speaker sono stati tutti eccezionali, hanno centrato il tema e credo che sia stato molto d’ispirazione. Ho trovato particolarmente coinvolgente la performance di Omar Conti (aka “Il pianista sul maggiolone”) perché, con la sua musica, è riuscito a trasportarmi in un’altra dimensione”.

TEDxUNICATT: “I ritmi della società attuale hanno effetto sulla nostra mente e il nostro corpo”

“Tutti gli speaker che sono saliti sul palco della quinta edizione in presenza del TEDxUNICATT, pur spaziando tra differenti ambiti e discipline, hanno avuto un unico obiettivo: sottolineare gli effetti che i ritmi della società attuale hanno sulla mente, il corpo, la vita in generale di ogni individuo, dimostrando che scegliere delle alternative più lente, sane e sostenibili è in realtà possibile – hanno spiegato gli organizzatori. – In un’epoca di informazione ultraveloce, in un tempo troppo spesso accelerato, come è stato più volte sottolineato durante l’evento, ogni speech del TEDxUNICATT edizione 2024 ha rappresentato un interessante, istruttivo e coinvolgente intervallo di tempo in cui speaker preparati hanno saputo suscitare riflessioni, stimolare discussioni, ispirare e creare nuove connessioni”.