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Einaudi, 150 anni fa: così Monza lo ricorda con un convegno

13 maggio 2024 | 21:20
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Einaudi, 150 anni fa: così Monza lo ricorda con un convegno
Annamaria di Ruscio conduce la tavola rotonda a cui partecipano (da sinistra) Enrico Brambilla, Gianni Caimi e Mirco Scaccabarozzi

Si è parlato tanto di economia, lavoro e soprattutto Europa all’iniziativa organizzata dal comune di Monza per ricordare Luigi Einaudi – Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955 – di cui quest’anno ricordiamo i 150 anni dalla nascita.

Monza. Un convegno per ricordare i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi,  politico, economista e giornalista italiano ma soprattutto Presidente della Repubblica Italiana. E’ successo a Monza nella mattinata di oggi, lunedì 13 maggio, negli spazi del Dehon. Padrone di casa il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, che ha aperto i lavori ricordando “il ruolo di grandi uomini e dello Stato nella costruzione della nostra comunità sociale e politica”. Una mattinata che parte dal passato e da uomini grandi – Pilotto ha ricordato anche i cento anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti – ma che ha saputo guardare al futuro e alle sue sfide, una fra tutte quella occupazionale.

Spazio quindi ad un confronto tra associazioni di categoria e sindacati sul ruolo dell’impresa nel contesto comunitario europeo. Nella tavola rotonda dal titolo Il ruolo delle aziende e dei lavoratori e dei corpi intermedi nello scacchiere europeo” hanno partecipato il Segretario generale di Apa Confartigianato Imprese Enrico Brambillainsieme a Gianni Caimi, Presidente Assolombarda Monza e Brianza e Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale Cisl Monza Brianza Lecco. Tutti hanno posto l’accento sull’importanza dell’Europa (e delle prossime elezioni europee) per lo scenario interno, rimanendo convinti che “passi indietro non bisogna farne”. A seguire la relazione puntuale di Marco Rusconi, Direttore dell’agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e, in collegamento, Enrico Giovannini, docente ed economista, già ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha recentemente pubblicato il volume “I Ministri tecnici non esistono“, un saggio che con molta pragmaticità indaga il ruolo di chi – un ministro della Repubblica italiana – un pezzettino di storia per questo paese l’ha fatta.