Formula 1, Monza o Imola dal 2026? Corbetta (Lega): “Inimmaginabile una F1 senza Monza”

Sempre più nazioni vogliono ospitare la Formula 1: Monza o Imola potrebbero esser sacrificati per far quadrare i conti.
Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, avvisa ancora una volta l’Italia: la storia e il prestigio di una corsa non bastano più per assicurarsi un gran premio, men che meno due. Il rischio di perdere dalla Formula 1 Monza o Imola dal 2026 è reale: sempre più nazioni vogliono ospitare la massima categoria e con il limite massimo di gare per calendario fissato a 25 un gran premio italiano potrebbe esser sacrificato per far quadrare i conti. “A fine agosto, a Monza, faremo il punto con le istituzioni governative e con l’Aci. – ricorda Domenicali su La Gazzetta dello Sport – È ancora possibile che l’Italia mantenga due gare dopo il 2026, ma realisticamente penso che sarà abbastanza difficile”.
La possibilità che Monza perda il suo storico gran premio non è però contemplata dal Presidente del Gruppo Lega di Regione Lombardia, Alessandro Corbetta: “La Lega e Regione Lombardia faranno di tutto, come hanno sempre fatto, per mantenere anche dopo il 2026 il Gran Premio di Formula 1 a Monza. I tanti investimenti regionali e statali che negli anni sono stati destinati all’ammodernamento dell’autodromo mostrano la chiara volontà di far restare il GP di Monza un punto cardine della Formula Uno. Anche il Presidente Fontana e il Ministro delle Infrastrutture Salvini da sempre sono al lavoro in questa direzione”.

Gran Premio a Monza, le risposte di Corbetta
Se per Corbetta “non è immaginabile pensare a una F1 senza Monza” e al suo indotto di “oltre 140 milioni di euro” sul territorio, Stefano Domenicali ricorda che “l’Italia è centrale nel calendario di F1, ma bisogna affrontare questioni importanti relative alle risorse che il Paese intende investire e alle infrastrutture – riporta La Gazzetta dello Sport – perché occorre cambiare passo migliorando la sicurezza degli autodromi e l’offerta di servizi per il pubblico”.
Obiettivi che Alessandro Corbetta ha segnato “per i prossimi anni” come “implementare le iniziative e gli eventi che sono a corredo della gara, così da rendere il GP sempre più coinvolgente e legato alle realtà del territorio”.
Il Tempio della Velocitàha infatti avviato l’8 gennaio una prima e importante serie di lavori per l’ammodernamento dell’autodromo con la riqualificazione dei sottopassi e la riasfaltaturadi tutto il tracciato. In progetto sono previste anche nuove tribune e migliorie all’area paddock, ma potrebbe non bastare per rispondere ai nuovi e moderni impianti degli Stati Uniti e del Medio Oriente.

Formula 1, Monza o Imola?
Sembra così sfumare l’obiettivo di Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, di rinnovare Monza e Imola, ma il circuito brianzolo sembrerebbe essere la priorità.
“Non c’è il rischio che io possa avvantaggiare Imola rispetto Monza per un motivo semplice: Monza è la storia nostra e dell’ACI. – aveva dichiarato Damiani – Imola è una cosa straordinaria collocata nella terra dei motori e finché potremo ne faremo due, questo è il nostro obiettivo. E Imola se lo merita di avere il secondo Gran Premio”.

Anche il CEO della Formula 1 segue attentamente lo sviluppo del cantiere brianzolo, in attesa del sopralluogo FIA, ma le sue dichiarazioni non rassicurano i tifosi: “I lavori di ristrutturazione di Monza sono in ritardo. – riporta F1InGenerale – Ovviamente speriamo che si concludano in tempo, ma ricordo che si tratta solo della prima tranche”.